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La tripletta dell'Egitto: digital, sport e sicurezza

La tripletta dell'Egitto: digital, sport e sicurezza

Aumento della sicurezza, sponsorship, nuove azioni di marketing online. Sono questi i pilastri su cui l’Egitto ha deciso di puntare per il rilancio del turismo nel proprio territorio. Ne abbiamo parlato nel dettaglio con il direttore dell’ente del turismo egiziano in Italia, Emad F. Abdalla.

Proseguono le azioni relative al programma di sicurezza concordato con Control Risks per il raggiungimento del golden standard. Quali sono i nuovi risultati?

«Il programma è riservato agli aeroporti egiziani del Cairo, Sharm el Sheikh e Hurgada. La società di consulenza inglese ci ha consigliato di installare nuovi device e ci ha suggerito di aumentare il numero di telecamere e il personale di sicurezza. L’Egitto ha investito 35 milioni di dollari per attuare tali misure non solo per le suddette località, ma anche per le zone turistiche, ad esempio nelle hall degli alberghi e nelle vie principali. Inoltre, a partite da agosto, la società egiziana Falcon si occupa della sicurezza negli aeroporti».

Appena insediato il ministro del Turismo, Mohamed Yahiya Rashid, disse che era necessario attuare "misure innovative" per il settore turistico affinché i turisti tornassero in Egitto ai livelli precedenti. Cosa intendeva?

«Fra le altre cose pensava di portare avanti sponsorship con squadre di calcio e campagne digitali per accrescere il turismo nel Paese. A questo proposito, il mese scorso è stato lanciato il nuovo sito dell’ente www.egypt.travel/it. Invito tutti gli italiani a visitarlo».

A marzo avevate annunciato un'azione promozionale con il giocatore Abdeslam Salah della Roma come testimonial. Il progetto si è arenato?

«No, semplicemente l’accordo con l’A.S. Roma non è ancora definito. Sarà nostra cura mettervi al corrente non appena verrà finalizzato».

Sempre a proposito di sport, il golf è diventato un must in Egitto. Come pensate di capitalizzare l'interesse per questo segmento?

«Per noi il golf è una attività importante sia per quanto riguarda le località storiche che balneari. Ci sono strutture eccellenti e alberghi di lusso lungo il Mar Rosso che offrono la possibilità di praticare questo sport. Nei prossimi mesi la nostra intenzione è quella di promuovere in Italia questo prodotto. Ad esempio, in passato, con uno dei più importanti operatori turistici abbiamo sponsorizzato gare di golf a Sharm el Sheikh».

Che feedback avete ottenuto invece dalla campagna digital di luglio?

«La campagna è andata bene e l’abbiamo fatta proseguire nei mesi successi. La nostra intenzione è quella di mantenere costanti attività di online marketing come questa».

In Italia è sempre vivo il dolore per il caso Regeni: come state gestendo, o come gestirete anche sul lungo periodo la campagna di boicottaggio partita nei confronti dell’Egitto e il sentimento di pericolosità che molti turisti percepiscono ancora sul Cairo?

«La presenza al Ttg dè stata finalizzata unicamente alla promozione del turismo in Egitto, attraverso importanti campagne di comunicazione dedicate alle bellezze naturali e alle ricchezze architettoniche del Paese. Questo è il nostro ambito di competenza e il motivo della visita a Rimini del ministro Rashed. La triste vicenda di Giulio Regeni ci addolora e non possiamo che essere vicini alla famiglia e all’Italia, ma spetta al governo egiziano e a quello italiano lavorare, come stanno facendo, per far luce su questa tragedia». - di Valentina Neri - Fonte:  L'AgenziaDiViaggi.it