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La top 12 degli aeroporti italiani: via libera del Cdm al decreto

La top 12 degli aeroporti italiani: via libera del Cdm al decreto

Approvato dal Consiglio dei ministri e ora alla firma del Presidente della Repubblica il decreto con il quale viene delineato il piano di sviluppo degli aeroporti in Italia: in questo documento vengono identificati 38 scali di interesse nazionale, 12 aeroporti vengono definiti strategici per la rete continentale Transeuropea e solo tre verranno certificati come gate intercontinentali (Roma, Milano, Venezia).

Nel dettaglio: per il nord Italia gli scali di interesse nazionale sono Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo, Torino, Genova, Brescia, Cuneo, Venezia, Verona, Treviso, Trieste, mentre per il centro Italia sono Bologna, Pisa, Firenze, Rimini, Parma, Ancona, Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Perugia, Pescara e per il sud Napoli, Salerno, Bari, Brindisi, Taranto, Lamezia Terme, Reggio Calabria, Crotone, Catania, Comiso, Palermo, Trapani, Pantelleria, Lampedusa, Cagliari, Olbia e Alghero.

I 12 scali reputati strategici dal governo risultano essere Milano Malpensa, Torino, Venezia, Bologna, Firenze/Pisa, Roma Fiumicino, Napoli, Bari, Lamezia Terme, Catania, Palermo e Cagliari. Il CdM ha tenuto conto, in particolare, delle performance operative dell’ultimo anno che hanno registrato una significativa crescita in alcuni scali nazionali.

In aumento i passeggeri negli scali italiani

Nel corso del 2014 i passeggeri transitati nei 38 scali aeroportuali italiani (35 dei quali monitorati da Assaeroporti) sono stati oltre 150,5 milioni, corrispondenti a 6,4 milioni di passeggeri in più rispetto al 2013. Si è poi riscontrato un incremento del traffico complessivo dei movimenti degli aeromobili pari allo 0,6%, per un totale annuo di 1,4 milioni di movimenti.

Il rating stilato nel piano di sviluppo aeroportuale italiano costituirà uno dei principali punti di riferimento per i futuri investimenti finalizzati all’ammodernamento delle infrastrutture. E tra le priorità segnalate in un dossier dalla stessa Enac ci sono lavori di riqualificazione in parte degli scali del sud Italia: nello studio dell’Ente Nazionale di Aviazione Civile è stato rilevato che negli ultimi cinque anni è aumentato l’apporto di investimenti delle società di gestione, ma si tratta di budget ancora molto limitati e insufficienti a coprire le necessità di restyling di alcuni scali.

Le opere compiute dal 2010 ad oggi negli aeroporti di Puglia, Sicilia e Sardegna hanno sfiorato un miliardo di euro, ma non sono bastati ad assicurare un soddisfacente miglioramento strutturale. - Fonte: L'Agenzia di Viaggi sito web