La Russia prepara la sua olta nazionale
Il portale non ha ancora un nome, ma dovrebbe prendere il via l'anno prossimo, per vendere entro quattro anni anche biglietti ferroviari e ingressi ai musei russi. Avrà anche un sistema di pagamenti domestico, dopo che Visa e MasterCard, a causa delle sanzioni occidentali per la questione ucraina, hanno bloccato il servizio a due banche russe. A maggio di quest'anno Rostelecom ha lanciato tra l'altro Sputnik, il motore di ricerca alternativo a Google. Il quale tuttavia rileva Liveinternet.ru avrebbe totalizzato finora non più di 3mila utenti.
Le olta private non temono concorrenza
Subito gli analisti americani di Tnooz hanno raccolto sulla questione il commento dei vertici di due portali privati russi. Dice Felix Schpilman, chief operating officer di Ostrovok: «È comprensibile, il governo vuole sostenere gli alberghi, e alcuni sono anche partecipate pubbliche. Ma ancora non si sa se gestirà direttamente il portale o se lo affiderà a terzi. Ma sarà di certo un'opportunità per il Paese, darà visibilità ad alberghi che ora non sono neppure online. Del resto da noi la gente viaggia poco in patria anche perché molti hotel non si possono prenotare sul web, ed è molto difficile trovarli».
«Per ora quella del governo ci sembra poco più di un'idea ha detto a Tnooz Marina Kolesnik, ceo di Oktogo e bisognerà che si tenga conto di alcune questioni importanti. Sarà difficile portare online consumatori che non sono abituati al web, poi bisognerà certificare gli hotel per la qualità, e fare di più in tema di pagamenti. Molti alberghi russi stanno appena cominciando a capire a cosa serve il web, sul nostro sito abbiamo 6mila alberghi prenotabili, e pensiamo che si tratti del 60% dell'offerta confrontabile. Ma tuttora meno del 10% delle prenotazioni in Russia transitano online, c'è ancora un sacco di lavoro da fare, e di crescita potenziale».
Turismo domestico in crescita
Ma né Ostrovok né Oktogo sembrano preoccupati dall'impatto competitivo che il portale pubblico potrebbe avere sul loro business, da poco energicamente rifinanziato da investitori privati russi. Anzitutto perché, dice Schpilman, il portale sarà concentrato sul prodotto domestico. E anche perché il turismo domestico è in grande auge in questi mesi si calcola che valga ora 32 milioni di viaggiatori l'anno, contro i 18 milioni che vanno all'estero sostenuto dalla svalutazione del rublo, dall'upgrading progressivo di trasporto aereo e qualità del prodotto ricettivo, e anche dal fallimento a catena di una quindicina di tour operator russi negli ultimi due mesi. - Fonte: L'Agenzia di Viaggi sito web