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LA RINASCITA DELLA TUNISIA

LA RINASCITA DELLA TUNISIA

Gli eventi luttuosi del Museo del Bardo non si possono dimenticare, ma non devono essere usati per umiliare e affondare un paese che ha fatto del turismo la sua bandiera. La Tunisia non merita di essere annoverata tra i paesi pericolosi né tanto meno può essere abbandonata dagli operatori italiani che per lunghi anni hanno vissuto anche grazie a questa destinazione che è e rimane tra le più belle del bacino del Mediterraneo. Oggi tunisi si presenta tranquilla e controllata, lo abbiamo potuto constare con i nostri occhi, grazie al viaggio stampa organizzato dall' ente del turismo tunisino e da tunis air per ribadire che l'ospitalità rimane sacra e che la cultura e l'orgoglio di un paese non si possono distruggere.

Gli alberghi sono muniti di metal detector e in giro per la città ci sono agenti in borghese che vigilano sui turisti. Ovviamente anche i dintorni di Tunisi sono tranquilli, da sidi Bou said a tutta la costa nord del paese, e poi anche ancora scendendo verso sud. Ma il lavoro dell'Ente non si esaurisce qui, in questi giorni, infatti, sono molti i contatti con i tour operator per organizzare viaggi, educational, voli charter, serate congiunte. Il messaggio lanciato dal paese con l'invito al Museo del Bardo è molto chiaro e forte.

Non passano inosservate le nuove misure di sicurezza né la lapide commemorativa, ma è necessario andare oltre, guardare con occhi diversi. La bellezza, la storia, la cultura della Tunisia sono ancora qui per proseguire il cammino interrotto contro ogni civile volontà, non possiamo farci fermare dalla paura. Ed è quindi con rinnovato entusiasmo che entriamo nel Museo e osserviamo con maggiore attenzione quei reperti che ci ricordano da dove veniamo e chi eravamo. Questo luogo è sempre stato magico, silente custode di una cultura millenaria. Oggi deve essere anche testimone della rinascita del paese.

Museo Nazionale del Bardo, un gioiello da riscoprire

Il museo nazionale del Bardo sorge nella periferia occidentale di tunisi. Considerato tra i più bei musei archeologici al mondo, custodisce la più ricca collezione di mosaici romani tutti in ottimo stato di conservazione. Inaugurato nel maggio del 1888, il Bardo rappresenta il più antico museo dell'africa. Ubicato nella residenza del bey del XIX secolo è circondato da uno splendido giardino, mentre le sale si sviluppano su tre livelli e dal 1985 è monumento storico. sei i dipartimenti in cui è diviso che seguono le tappe archeologiche del paese: il periodo preistorico, punico, romano, cristiano, araboislamico, e archeologia sottomarina. I mosaici si possono ammirare in 34 sale sia sui pavimenti sia sulle pareti e in alcuni casi anche sui soffitti. la collezione più importante del museo è costituita dai mosaici romani del II-IV secolo che rappresentano il fiore all'occhiello del museo.

La campagna tattica #TunisiaIoCiVado

Dora Ellouze, direttrice dell'ente del turismo tunisino in Italia, spiega nel dettaglio la campagna #tunisiaIoCiVado. "Si tratta di una campagna tattica decisa dopo gli eventi del Bardo. Tutti ricordiamo la manifestazione spontanea alla quale hanno dato vita i cittadini tunisini appoggiati da tutto il mondo. In quei giorni abbiamo capito che la gente non voleva voltare le spalle alla Tunisia, ma anzi abbiamo ricevuto tantissime dimostrazioni di solidarietà. Abbiamo visto nascere diversi hashtag a sostegno del paese e così ci è venuta l'idea di crearne uno che potesse arrivare al cuore della gente facendo tornare i turisti".

La campagna, che ha richiesto un budget alto, precede quella istituzionale lanciata ogni anno in questo periodo, e si basa sull'affissione di manifesti nelle principali città italiane e vede la partecipazione di testimonial importanti quali Claudia Cardinale, Emma Bonino e gente comune, famiglie, giovani, tutti impegnati a rilanciare l'immagine turistica della Tunisia. La Tunisia è una destinazione sicura e i fatti del Bardo vanno intesi come episodio isolato. Ci piacerebbe - ammette dora ellouze - r iuscire a portare a Tunisi il ministro del turismo italiano, Dario Franceschini".

La campagna - prosegue la direttrice - partirà i primi di maggio, ma non è l'unica azione che abbiamo messo in campo. Tutti i tour operator italiani con i quali collaboriamo ci sostengono, continuano a programmare la destinazione e con loro stiamo facendo numerose operazioni di comarketing, educational, serate. Particolare sostegno alla destinazione lo forniscono le compagnie aeree, in particolare Tunis Air e Nouvelair con agevolazioni e voli speciali". da sottolineare che tunis air non ha operato cambiamenti sugli operativi dall'Italia e prosegue le rotazioni charter. Dalla compagnia fanno sapere che tra maggio e giugno faranno il punto della situazione per poter eventualmente correggere il tiro. Il governo tunisino ha immediatamente messo a punto misure di sicurezza imponenti per garantire ai turisti la massima tranquillità.

"Le nostre strade sono tutte controllate, sia nelle città sia fuori, agenti sono presenti soprattutto in tutte le località turistiche, negli hotel e nei siti turistici dove sono state potenziate le misure di sicurezza - continua la direttrice. " Oggi la Tunisia è più che mai un paese sicuro e tranquillo. Non possiamo negare che ci sia stato un calo negli arrivi, ma nulla che non si possa recuperare. Vorrei sottolineare che la Tunisia è un paese molto conveniente, bellissimo che offre tantissime opportunità diverse di vacanza e soprattutto è molto vicino all'Italia".

Per la tunisia la voce turismo occupa un posto importante nel Pil nazionale, il 7%. "Con un indotto molto consistente, parliamo di oltre 400mila posti di lavoro, la nostra ospitalità è famosa e questo brutto episodio non ci farà fermare, il nostro entusiasmo verso i turisti rimane immutato. Vorrei comunque far notare che tra gennaio e marzo dall'Italia abbiamo avuto 21.756 arrivi e 700 nel solo mese di marzo. Quindi è vero che l'Italia ha avuto una battuta d'arresto, ma è altrettanto vero che gli arrivi non si sono mai fermati. Colgo anche l'occasione per ringraziare il governo italiano che ci ha sempre sostenuti e faccio anche notare che il sito della Farnesina non ha inserito per la Tunisia sconsigli di viaggio, questo è un segnale positivo di cui tenere conto - conclude dora ellouze. - Fonte: Turismo e attualità