La riforma dell Enit resta al palo
Dalle indiscrezioni che circolano negli ambienti del Mibact e della stessa Enit, sembra che la possibile chiusura di delegazioni all estero, paventata dal ministro Dario Franceschini come passaggio-chiave della riforma, abbia trovato la netta opposizione di Regioni e delle stesse imprese. Buio totale anche sulla liquidazione di PromuovItalia, la cui passata dirigenza non gli attuali vertici è al centro di un inchiesta per distrazione di fondi.
Da fonti vicine agli assessorati regionali, in particolare dal commissario straordinario per il turismo veneto, Paolo Rosso, viene la conferma che entro metà maggio si terrà un nuovo incontro tra le Regioni, il ministro e i vertici dell Enit per discutere i punti condivisibili in merito alla ristrutturazione dell Agenzia. Fermo restando, però, che l attuale rete di delegazioni e l attività operativa allestita per le future fiere turistiche estere rimarrà sostanzialmente inalterata per non disperdere, proprio alla vigilia della stagione estiva, il patrimonio di sforzi promozionali messi in atto negli ultimi sei mesi.
È indubbio, comunque, che ci sia nervosismo in tutte le parti in causa: a partire dagli attuali vertici dimezzati dell Enit, perché le dimissioni del presidente Pier Luigi Celli, annunciate agli inizi di aprile, lanciano un ombra lunga sul futuro della dirigenza. Anche da Confturismo e Federturismo arrivano segnali inequivocabili sulla volontà di «fare presto», soprattutto se si considera che allo stand-by dell Enit si deve purtroppo aggiungere la trepida attesa per il destino di Alitalia. Avere grossi interrogativi su due attori protagonisti del turismo a poche settimane dall inizio della stagione è causa di legittima preoccupazione da parte degli operatori. - Fonte: L'Agenzia di Viaggi sito web (di Andrea Lovelock)