Astoi Confindustria viaggi
La qualità alla guida del turismo
News Turismo
La motivazione enogastronomica attrae metà dei turisti italiani

La motivazione enogastronomica attrae metà dei turisti italiani

28 Gennaio 2019

Il 45% ha svolto un viaggio con questa ragione lo scorso anno, in crescita del 55% rispetto al 2017, ma ci sono spazi di miglioramento sul fronte informativo e in termini di organizzazione

Il turista italiano è sempre più attratto dalla leva enogastronomica per il proprio viaggio. Negli ultimi tre anni, secondo il Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2019 presentato oggi a Milano da Roberta Garibaldi, docente ed esperta sul tema, il 45% dei turisti ha svolto un viaggio con questa motivazione, in crescita del 55% nel 2018 rispetto al 30% di share del 2017. L’Italia è la meta privilegiata, citata dal 75% del campione di mille italiani interpellati, mentre un 17% ha segnalato Italia ed estero e un 8% l’estero.

Il cibo come porta d’accesso al territorio è un concetto che funziona, tanto è vero che ormai “il 98% dei turisti italiani – sottolinea Garibaldi – dichiara di aver partecipato ad almeno una attività enogastronomico nel corso del suo viaggio e ben l’86% ne dichiara 5 o 6”. Fra le attività più popolari, l’assaggio di prodotti tipici, le visite ai mercati e quelle a bar e ristoranti storici. Suscitano interesse in particolare le esperienze di visita ai luoghi di produzione, “ma dalle analisi – dichiara la docente – emerge che ci sono ancora spazi di miglioramento sul fronte dell’informazione e in termini di organizzazione”.

“Questo segmento turistico – prosegue Garibaldi – sta diventando sempre più trasversale e attrae tutte le generazioni, in particolare gli appartenenti alla generazione X e i millennial: il 47% dei primi e il 46% dei secondi ha dichiarato di avere svolto viaggi di carattere enogastronomico, con un incremento di interesse dell’86% da parte dei millennial su base annua”. l.d.

Fonte = GUIDA VIAGGI  28/01/19