La Finlandia "ferma" i turisti provenienti dall'Italia
Alla luce del nuovo aggiornamento della lista di Paesi in base al tasso nazionale di incidenza del virus, dal 19 settembre 2020 la Finlandia reintrodurrà misure restrittive anche nei confronti dell’Italia. In pratica, dall’Italia saranno consentiti solo ingressi per lavoro, per “motivi essenziali” e il ritorno dei residenti in Finlandia, con raccomandazione di autoisolamento fiduciario di 14 giorni, mentre non saranno consentiti ingressi per turismo.
Nel sistema a semaforo, praticamente l’Italia passa dalla lista dei Paesi a luce verde a quella a luce arancione. Il Governo finlandese ha infatti stabilito che dal 19 settembre, ogni Paese che abbia registrato negli ultimi 14 giorni una quota superiore a 25 contagi su 100mila abitanti verrà considerato “a rischio” e, pertanto, per coloro che provengano dallo stesso, verranno introdotte restrizioni al libero ingresso in Finlandia; inoltre, le Autorità finlandesi considerano viaggiatori provenienti dai Paesi “a rischio” anche coloro che vi transitano per mero scalo aeroportuale, oltre che sulla base di nazionalità e luogo di residenza del passeggero.
In base a tale decisione, dal 19 settembre la Finlandia garantirà libertà di circolazione unicamente da Germania, Svezia, Polonia, Bulgaria, Norvegia, Slovacchia, Lituania, Estonia, Islanda, Cipro, Lettonia e Liechtenstein. Al di fuori dello spazio Ue/Schengen, libertà di circolazione sarà garantita ai cittadini di Australia, Canada, Giappone, Georgia, Nuova Zelanda, Ruanda, Corea del Sud, Tailandia, Tunisia e Uruguay, qualora provenienti da quei Paesi. Tale decisione dovrebbe restare in vigore fino al 18 ottobre, con aggiornamenti della lista dei Paesi “a rischio” a cadenza settimanale.
Il consentire l’accesso a visitatori da Germania, Norvegia e Svezia, viene in qualche modo incontro alle lamentele degli operatori turistici della Lapponia, che sono tra quelli che più stanno soffrendo danni economici per la drastica riduzione da bacini esteri tradizionalmente fornitori di turismo.
Timo Harakka, membro del Parlamento finlandese, ha dichiarato che il governo si sta preparando per una nuova ondata di pandemia con una serie di misure e le modifiche legislative sono uno dei mezzi a disposizione. Ritiene che la proposta di richiedere i test nel Paese di partenza sia una delle questioni più urgenti poiché si vuole prevenire la diffusione di una malattia infettiva, ma anche aumentare la fiducia dei passeggeri nella sicurezza del viaggio. Il suo dicastero sta inoltre preparando altri emendamenti legislativi per aumentare i poteri delle autorità dei trasporti per garantire la sicurezza sanitaria. Secondo la bozza di proposta, l'obbligo di presentare un certificato dipenderà dalla situazione della malattia in ciascuna regione. La valutazione dei bisogni sarebbe sempre effettuata dall'autorità sanitaria sulla base delle informazioni disponibili sull'incidenza della malattia. L'obiettivo è che la legge entri in vigore nel corso dell'autunno 2020 per rimanere in vigore fino al 31 dicembre 2021.g.n.
Fonte = GUIDA VIAGGI 14/09/20