La crociera batte tutti
In più le crociere incassano a bordo fino al 45% dei ricavi, così possono giocare quasi serenamente sui listini per cavalcare l onda o stuzzicarla, e sopportare intere stagioni in pareggio o in perdita. E anche superare compattamente traumi come quello di Concordia, uscendone con norme condivise e quanto mai rassicuranti in fatto di sicurezza. L industria delle crociere così è divenuta l unica capace di competere, per costi e ricchezza di contenuti, sia con il villaggio che con l imbattibile Mar Rosso, dove per giunta Sharm è di nuovo fuori gioco.
Così ora le compagnie sono pronte a recuperare una buona quota di quel miliardo e mezzo di business smarrito. Ma senza mai mollare la presa sul mercato: nella settimana dei ponti tutti o quasi hanno offerto incentivi robusti al trade, per mantenere alta la prima forte ondata di booking anche nei giorni di Pasqua, per coinvolgere clienti distratti dal troppo cibo. E l incentivo ha funzionato, ci dicono tutti con soddisfazione.
Poi le compagnie ora premiano l upselling in agenzia, guadagna di più chi vende prodotto di valore, dalla cabina balconata in su: per raccogliere margini il prima possibile, prima di rischiare il last minute, che così va sparendo, mentre si allunga finalmente la finestra di booking.
Ma il last minute sparisce anche perché, ci dicono, «forse abbiamo perso il cliente da 500 euro la settimana», che non si può più permettere neppure quelli. Ma arriva in compenso il nuovo cliente che da spendere ne ha e lo fa volentieri, perché dalla sua crociera vuole di più e di meglio, non si accontenta. E così si moltiplicano le enclave di lusso sulle grandi navi, per un consumatore insensibile ai 200 o 400 euro di differenza, e non è solo quello in viaggio di nozze. Ed è per questo, evidentemente, che le nuove navi in costruzione, o in ristrutturazione, hanno tutte cabine più grandi e più spazio per ospite, oltre che attrazioni e novità stupefacenti, soprattutto tecnologiche. È il nuovo che avanza. - Fonte: L'Agenzia di Viaggi sito web