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La Catalogna pronta a riaprire al turismo

La Catalogna pronta a riaprire al turismo

25 Maggio 2020
Anche il Portogallo vuole tornare ad accogliere visitatori, mentre le Canarie puntano sul digitale

Si allentano gradualmente le restrizioni e i Paesi aprono ai turisti. Ne è un esempio la Catalogna che si appresta a farlo con una coscienziosa attenzione all’aspetto più importante di questo periodo storico: la salute delle persone. L’ente del Turismo catalano sottoscrive in toto le misure igienico-sanitarie per la riapertura sicura del settore turistico, che fanno parte dei protocolli contro il Covid-19 varati in queste settimane dal ministero dell'Industria, del Commercio e del Turismo, coordinati dall'Icte (Istituto per la Qualità Turistica Spagnola) convalidati dal ministero della Salute. La stesura dei protocolli ha coinvolto L'Istituto per la qualità turistica spagnola in coordinamento con il segretario di Stato per il Turismo e con la collaborazione attiva dei protagonisti delle categorie interessate oltre che da esperti di sicurezza, tecnici di comunità autonome, comuni e i sindacati. Un lavoro corale che ha coinvolto enti pubblici e privati al fine di analizzare ogni possibile rischio e imporre norme atte a neutralizzarlo e far sentire sicuri i turisti.

“Siamo ansiosi di accogliere nuovamente i turisti, ma sappiamo che, per poterlo fare, ogni più piccolo dettaglio dovrà essere controllato per la sicurezza di tutti - ha detto Marta Teixidor, direttrice dell’Ufficio del Turismo della Catalunya in Italia -. Vogliamo che i viaggiatori si sentano protetti, si godano l’esperienza in Catalogna senza paura ma, perché possano farlo, è necessario che ognuno, a tutti i livelli, rispetti quelle regole che così dettagliatamente sono state stilate”.

Hotel, ristoranti, ostelli, campeggi, agriturismi, impianti termali, guide turistiche, uffici di informazione, musei e persino le agenzie di viaggio: nessun “attore” del settore turistico è stato tralasciato. Il mantenimento della distanza di sicurezza e le misure estreme di igiene e pulizia costituiscono la regola generale, che si declina nello specifico in ogni attività e per tutto il personale che vi lavora o vi opera anche per breve periodo. Anche i clienti dovranno fare la loro parte: solo approvando le regole e le linee guida della struttura a fronte del Covid-19, la prenotazione potrà infatti essere formalizzata.

Anche in Portogallo il governo si appresta a riaprire il Paese al turismo. Nonostante la vicinanza con la Spagna, che ha fatto registrare numeri ben maggiori, Lisbona è riuscita a contenere l'epidemia imponendo il lockdown alle attività economiche, il distanziamento fisico tra le persone ma soprattutto impedendo ai "vicini di casa" di entrare nel paese. Per questo, ora che la situazione sembra essere sotto controllo, il ministro degli Esteri Augusto Santos Silva ha fatto sapere che il Paese è pronto ad accogliere turisti provenienti da tutta Europa: “I turisti sono sempre i benvenuti in Portogallo”, ha dichiarato il ministro al quotidiano Observador, spiegando che saranno introdotti alcuni controlli sanitari in aeroporto, ma che non sarà imposta la quarantena obbligatoria per i viaggiatori in arrivo.

All'inizio di giugno il Portogallo riaprirà le frontiere; nel frattempo hanno già riaperto, seppur con severe limitazioni, negozi, bar e ristoranti. L'economia del Paese è fortemente dipendente dal comparto turistico e per questo si è deciso di accelerare i tempi per una riapertura rassicurando i visitatori: “Il sistema sanitario del Portogallo risponde bene e questo è molto importante per permetterci di accogliere nuovamente le persone”, ha detto Santos Silva.

Le dichiarazioni del ministro arrivato all'indomani dell'annuncio della compagnia aerea low-cost britannica easyJet, che opera in diverse città portoghesi, che ha fatto sapere che riprenderà un limitato numero di voli a partire dal prossimo mese. A maggio la compagnia aerea di bandiera Tap ha riavviato alcune delle sue operazioni internazionali, con voli verso Londra e Parigi. I voli da e verso l’Unione europea sono ancora temporaneamente sospesi fino al 15 giugno, seppure con qualche eccezione, anche in rotte da e verso nazioni di lingua portoghese come il Brasile. Il confine tra Spagna e Portogallo, chiuso ai turisti da marzo, resterà a sua volta chiuso fino alla metà del prossimo mese.

Vengono intraprese azioni anche sul fronte tecnologico: dopo l’annuncio della collaborazione con l’Organizzazione Mondiale del Turismo (Omt), l’arcipelago delle isole Canarie è stato scelto dal governo spagnolo per testare l'efficacia della sua nuova app di tracciamento dei contatti per contrastare la diffusione del Covid-19.
“Siamo già impegnati nello sviluppo del ‘laboratorio globale per il turismo sicuro’ che verificherà i protocolli identificati dall’Omt - spiega Yaiza Castilla, ministro del Turismo, dell'Industria e del Commercio del Governo delle isole Canarie -. Il fatto il nostro arcipelago sia stato il primo territorio spagnolo selezionato per testare il nuovo sistema di tracciamento Covid-19 è un’ulteriore conferma della sua capacità di riaprire al turismo in sicurezza”.
L’applicazione sarà utile per controllare i flussi turistici e potrebbe comportare un aumento della sicurezza sanitaria per i residenti e i visitatori che raggiungeranno le isole. È stata sviluppata seguendo i protocolli definiti a livello europeo ed è quindi in grado di interoperare con sistemi di altri Paesi, garantendo un’elevata libertà di movimento.
“Riteniamo che le app mobile siano uno strumento importante per fare sentire i turisti sicuri nel nostro Paese e le isole Canarie sono l’area di test ideale per l’importanza che qui riveste il settore turistico e per il forte impegno del governo locale nel garantire la sicurezza", commenta Nadia Calviño, terzo vicepresidente del governo spagnolo e ministro per l'Economia e la Trasformazione Digitale.

L’app di tracciamento utilizzerà il modello Dp-3t (Decentralized Privacy-Preserving Proximity) – sviluppato da un team dedicato del Politecnico federale di Losanna di cui fa parte anche la spagnola Carmela Troncoso, responsabile del laboratorio di ingegneria di sicurezza e privacy – e si baserà sul sistema di interoperabilità offerto da Google e Apple. L'app sarà in grado di identificare rapidamente i casi secondari che possono insorgere dopo la trasmissione dai casi primari noti al fine di intervenire e interrompere una eventuale trasmissione successiva. Il tracciamento dei contatti è una misura essenziale per combattere l'epidemia in corso di Covid-19 e uno strumento chiave per la ripartenza del turismo.

La sperimentazione promossa dal governo spagnolo segue l’accordo quadro di collaborazione tra il governo delle Isole Canarie e l’Omt, l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite per il turismo, per un progetto pilota volto a implementare protocolli per garantire la sicurezza sanitaria lungo tutta la catena del valore dell’attività turistica.

L’Omt ha scelto le isole Canarie per testare il primo volo aereo, previsto a luglio, che trasporterà passeggeri con passaporto sanitario digitale che ne attesterà la negatività al Covid-19. Alla base del passaporto c’è l’applicazione sviluppata dall’azienda canaria Hi + Card e selezionata dall’Omt per monitorare lo stato di salute dei viaggiatori. Sul loro smartphone i passeggeri avranno un profilo digitale unico in cui un ente sanitario accreditato caricherà in maniera sicura le informazioni mediche necessarie. Grazie a questo profilo digitale le compagnie aeree potranno aumentare gradualmente la loro capacità di volo.


Fonte = GUIDA VIAGGI 25/05/20