L'obiettivo del Mipaaft: "Rilevazioni dei dati in real time"
A colloquio con Alessandra Priante, capo Ufficio Relazioni internazionali e del cerimoniale del ministero: "Le analisi attuali sono troppo frammentate e prive di visione unitaria"
“Stiamo lavorando insieme alle Regioni, con il ministero dell’Interno e l’Istat per l’approntamento di un sistema di rilevazione che sia quanto più esaustivo ed efficiente possibile andando verso il real time”. L’annuncio proviene da Alessandra Priante, capo Ufficio Relazioni internazionali e del cerimoniale del Mipaaft (ministero delle Politiche agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo), che in un’intervista esclusiva concessa a Guida Viaggi, in uscita nei prossimi giorni, fa il punto sul turismo internazionale verso l’Italia.
L'Italia nel 2018 ha registrato numeri positivi in termini di presenze, avvantaggiata anche da un particolare scenario geopolitico, ma avrebbe potuto fare meglio, soprattutto in termini di ricavi. “E’ vero. Quello dei ricavi – commenta Priante - è un concetto troppo poco utilizzato per commentare i risultati di tendenza annuale. Ci si focalizza esclusivamente su numero di persone e nazionalità, mettendo solo in secondo piano il livello di ricavo apportato da ciascuno. Il punto è proprio questo, le attuali rilevazioni legate al turismo sono troppo frammentate e prive di una visione unitaria – specie perché si separa il momento della rilevazione numerica dalla quantificazione della spesa, spesso demandata a metodologie diverse (quantitativo vs qualitativo) - per poter essere attendibili in termine previsionale, che è poi la principale funzionalità rispetto al settore del turismo”.
Sulle previsioni per il 2019, alla luce anche di una forte ripresa dei flussi verso Egitto, Turchia, Tunisia e altre destinazioni balneari nostre competitor, la dirigente spiega: “Se guardiamo alle previsioni indicate dalle maggiori fonti globali, la crescita non si arresterà. Il problema – ancora una volta – non sono le percentuali ma i contenuti. Se adottiamo un approccio più approfondito rispetto a cosa possiamo offrire e scegliamo bene i nostri target, alla fine non saranno le percentuali di flusso a fare la differenza, ma magari quelle di spesa. Perché è vero che la domanda di turismo è elastica rispetto al prezzo, ma gli altri fattori che determinano e influiscono sulle scelte dei consumatori/turisti sono altrettanto rilevanti”.
Sul gap di presenze internazionali tra Nord e Sud del nostro Paese, Priante dichiara che “non c’è un vero e proprio gap. Il Sud va molto bene durante i mesi estivi e ci sono destinazioni del Nord, specialmente le città grandi attrattori, che hanno flussi abbastanza dinamici. Più che ridurre eventuali gap, sarà importante che si adotti una visione inclusiva e integrata per la promozione del nostro Paese all’estero”. l.d.
Fonte = GUIDA VIAGGI 15/01/19