L’Italia verso la fine dello stato d’emergenza ad aprile
«Credo che il 31 di marzo lo stato di emergenza non sarà prorogato. E per la fine del mese avremo abbandonato tante di quelle restrizioni che oggi abbiamo». A dirlo è il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo a Metropolis, il podcast con video di Repubblica.it.
Una ventata di positività che arriva da uno dei volti-simbolo della pandemia (nella prima fase rivestiva la carica di vice ministro), che aggiunge: «Forse andrebbe ripensato anche il green pass, in base all’andamento del virus, e anche il tipo di vaccinazione, che tra l’altro andrà rimodulata, fatta su persona».
Molti Paesi europei e non vanno nella direzione di convivere con il Covid-19, quasi fosse una normale influenza. Una strada che vede d’accordo una parte della comunità scientifica italiana. «È giunto il momento di porre fine allo stato di emergenza», dichiara con fermezza all’Adnkronos il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti. Dopo due anni vissuti nella paura, è giunta l’ora di tornare a vivere una vita normale. Si tratta, secondo il medico, di una scelta guidata dal buon senso.
Già le regioni, con tutti i governatori d’accordo, al di là delle casacche politiche, avevano chiesto al governo – in un documento in sette punti – l’ammorbidimento delle restrizioni e la fine del contact tracing con il groviglio di quarantene che ne consegue.
Questo, sarebbe un importante primo passo verso la fine dell’emergenza sanitaria che, per quanto riguarda il settore turistico, significherebbe un ritorno al viaggio in libertà, dopo due anni di severi divieti.
Fonte = L'AGENZIA DI VIAGGI 01/02/22