L’India riapre ai turisti vaccinati di 99 Paesi (ma l’Italia è esclusa)
Dopo 20 mesi di chiusura dei confini ai visitatori internazionali, l‘India consentirà ora ai viaggiatori completamente vaccinati da un elenco di 99 Paesi (l’Italia non fa parte di questi) di entrare senza la necessità di quarantena.
Nelle linee guida aggiornate la scorsa settimana, l’India ha affermato che i viaggiatori in arrivo da questi Paesi non saranno tenute ad effettuare un test per rilevamento del Covid-19 al loro arrivo, ma dovranno monitorare la propria salute nei 14 giorni successivi.
L’India divide quindi i Paesi di provenienza in due categorie: quelli che hanno preso accordi con il governo indiano per riconoscere mutualmente i certificati vaccinali per i vaccini approvati riconosciuti dall’organizzazione mondiale della sanità (tra questi Regno Unito, Singapore, Australia, Germania, Francia e Brasile), e i Paesi che non hanno tali accordi, i cui cittadini dovranno fare un test Covid all’arrivo nel Paese, quindi trascorrere 7 giorni in quarantena domiciliare e fare un altro test l’ottavo giorno, indipendentemente dal loro stato di vaccinazione. Tra questi ultimi ci sono Cina, Giappone, Corea del Sud e Indonesia.
Quanto ai viaggiatori italiani, in realtà la decisione del governo indiano non avrebbe fatto molta differenza, in quanto per il governo Italiano, l’India – sebbene a partire dal 26 Ottobre l’India non sia più uno dei Paesi (insieme a Brasile e Bangladesh) soggetti a misure speciali – fa comunque parte dei paesi nell’elenco “E”, ovvero quei paesi verso cui non si può viaggiare, se non per motivi di Salute, Lavoro, studio o assoluta urgenza, quindi non per turismo.
Fonte = L'AGENZIA DI VIAGGI 16/11/21