L'Egitto diversifica mercati e prodotti
Intervista a Hisham El Demery, presidente dell'Ente del turismo egiziano al Cairo: "Siamo ottimisti per il 2018"
Il 2017 è stato strategico per l'Egitto, che ha continuato a lavorare sul rilancio seguendo le indicazioni del mercato, e ora il 2018 si è aperto con ottimismo. Lo conferma Hisham El Demery, presidente dell'Ente del turismo egiziano al Cairo, in questi giorni in Italia per partecipare alla Bit e per incontrare il trade. "L'anno scorso lo sconsiglio a viaggiare in Egitto è stato tolto dalla maggior parte dei Paesi europei e abbiamo registrato un +55%. Ora siamo ottimisti". Indicazioni positive arrivano anche dall'Italia: "Abbiamo incontrato i tour operator e la maggior parte ci indica aumenti della capacità tra il 30 e il 40%. E nuovi voli si aggiungono all'offerta, da Egypt Air a Air Cairo alle compagnie italiane".
Bacini emergenti
L'Italia torna dunque protagonista, ma non è la sola. "La nostra strategia, insieme a quella del ministero del Turismo egiziano, è ora tutta basata sulla diversificazione. Questo perché per un lungo periodo ci siamo basati su una proposta limitata di prodotti turistici per un altrettanto limitato numero di nazionalità. Parliamo di un 70% che arrivava da quattro Paesi: Russia, Uk, Italia, Germania. Abbiamo lavorato intensamente per integrare nuovi mercati, come quello ucraino, che oggi è salito nella top ten, la Polonia e altri Paesi dell'est Europa, l'Asia con India e Cina. Sono tornati Stati Uniti e America latina e il mercato arabo si conferma tra i key players". Allargata anche l'offerta di prodotti e destinazioni: "Puntiamo su Mediterraneo, Valle del Nilo, il Cammino della Sacra famiglia, il turismo medico e del wellness, i desert safari e il rilancio del Mice".- m.t. - Fonte: Guidaviaggi.it
L'Italia torna dunque protagonista, ma non è la sola. "La nostra strategia, insieme a quella del ministero del Turismo egiziano, è ora tutta basata sulla diversificazione. Questo perché per un lungo periodo ci siamo basati su una proposta limitata di prodotti turistici per un altrettanto limitato numero di nazionalità. Parliamo di un 70% che arrivava da quattro Paesi: Russia, Uk, Italia, Germania. Abbiamo lavorato intensamente per integrare nuovi mercati, come quello ucraino, che oggi è salito nella top ten, la Polonia e altri Paesi dell'est Europa, l'Asia con India e Cina. Sono tornati Stati Uniti e America latina e il mercato arabo si conferma tra i key players". Allargata anche l'offerta di prodotti e destinazioni: "Puntiamo su Mediterraneo, Valle del Nilo, il Cammino della Sacra famiglia, il turismo medico e del wellness, i desert safari e il rilancio del Mice".- m.t. - Fonte: Guidaviaggi.it
