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JNTO, nuova sede a Roma

JNTO, nuova sede a Roma

Giappone chiama Italia: ai nipponici non basta aver superato nel 2016 la cifra record di 119mila arrivi italiani (con un incremento di 3 volte e mezzo rispetto agli ultimi 5 anni). Per il 2017 si punta ancora più in alto e gli investimenti sul mercato italiano sono grandi. “L’apertura di un ufficio a Roma dimostra l’importanza cruciale che ha per noi questo mercato – ha dichiarato Ryoichi Matsuyama presidente Japan National Tourism Organization, in occasione della cerimonia d’inaugurazione del primo ufficio italiano, diretto da Miyuki Iyoda.

 Nel 2019 il Giappone ospiterà la Coppa del Mondo di rugby e nel 2020 i Giochi della XXXII Olimpiade a Tokyo. Le aspettative sono altissime con 200mln di visitatori attesi (circa il doppio dello scorso anno), ma la JNTO punta soprattutto ad incrementare i consumi dei turisti per spingere ulteriormente l’economia locale.

 Con una permanenza media di 12 notti l’Italia supera la permanenza media generale di 6 notti, ma il 70% dei turisti segue la Golden Route (Tokyo-Kyoto-Osaka); proprio per questo si è deciso di ‘colpire’ il nostro paese con 3 target importanti: “Vogliamo aumentare la conoscenza del Giappone in qualità di destinazione turistica legata alle esperienze di vita locale – ha spiegato il presidente della JNTO – altro obiettivo altrettanto fondamentale è quello di incrementare le relazioni con il settore turistico italiano e rafforzare il network con gli operatori che vendono la destinazione. Infine, l’ultimo obiettivo è quello di promuovere il paese come destinazione per i viaggi di nozze”. Il Giappone oltre la Golden Route dunque: l’isola di Hokkaido o la città di Kanazawa sono soltanto due degli esempi di Giappone insolito che Matsuyama ha citato e intende far conoscere al turista italiano, sulla scia del cammino iniziato nel 2016 in occasione del 50esimo anniversario delle relazioni bilaterali Giappone-Italia.

 L’immagine di una nazione così tecnology-oriented deve però essere accompagnata da una maggiore digitalizzazione in lingua italiana: proprio questo uno dei punti su cui Miyuki Iyoda si impegna a lavorare: “Esiste già un sito in italiano e una pagina Facebook dedicata, ma l’App per ora è solo in cinese, coreano ed inglese. Incrementare la digitalizzazione in lingua italiana è uno degli obiettivi prefissati”. - Eleonora David - Fonte: Turismo&Attualità.it