ITB 2014: il turismo festeggia la locomotiva tedesca
«Il turismo è, e resterà, una impressionante storia di successo», ha detto senza mezzi termini Michael Frenzel, il presidente di BTW, federazione tedesca dell industria del turismo, annunciando un totale di 193 milioni di viaggi di cittadini tedeschi con almeno una notte fuori casa tra novembre 2012 e ottobre 2013: più 1,1% pur nel pieno della lunga crisi dell eurozona.
«Una tassazione esorbitante»
La Germania ha segnato un altro record con quasi 411 milioni di notti nella rete ricettiva nazionale più 1% e un importante più 4% di arrivi internazionali, che all hôtellérie ha fatto incassare l 1,2% in più. Il dato si ripete nei 22 aeroporti internazionali della Germania, che hanno accolto 202 milioni di passeggeri, più 0,7%.
E sarebbe andata anche meglio, ha protestato Frenzel, senza certe scelte della politica: ad esempio la riforma fiscale avviata dal nuovo governo di coalizione, «che potrebbe avere conseguenze drammatiche con una tassazione esorbitante sulla vendita del nostro prodotto alberghiero ai tour operator. Si stima che le imprese ricettive siano gravate da arretrati fiscali intorno ai 4 miliardi di euro, e che in futuro affronteranno un carico da oltre 240 milioni l anno. Una condizione che mette a rischio soprattutto l esistenza delle piccole e medie imprese. Se le cose non cambieranno presto i tour operator dovranno delocalizzarsi, scappare all estero per rimanere produttivi».
Ma per ora l umore nell industria resta positivo, tutto lascia prevedere che andrà ancora meglio quest anno, con una crescita stimata tra l 1,5 e il 2%. «Malgrado l incertezza del contesto dal quale dipende soprattutto il business travel ha sottolineato Frenzel anche per questo rimaniamo prudenti, rispetto al 4% di crescita media stimato da Unwto».
8,5 euro l ora sono troppi per i giovani
A preoccupare gli operatori tedeschi è anche l innalzamento dello stipendio minimo a 8,5 euro l ora, che rischia di distrarre i giovani tedeschi dalla formazione: BTW chiede un eccezione per gli under 23 non qualificati, come chiede la cancellazione del progettato pedaggio per gli autisti stranieri, che verrebbe presto imitato dai Paesi competitor riversandosi sull outgoing dei tedeschi.
Prosegue anche il contrasto all aviation tax che il nuovo governo Merkel pare deciso a confermare. Mentre a livello europeo Frenzel teme gli sviluppi innescati sulla competizione dall abbandono del sistema ETS per il taglio delle emissioni del trasporto aereo, e da una eventuale malaccorta revisione della Travel Package Directive, «che dovrà creare un contesto di pari opportunità, diritti e doveri per i tour operator e intermediari in tutta la UE, e condizioni che favoriscano innovazione e crescita. Incluse le norme su voli notturni, vacanze scolastiche ed estive. Ma soprattutto ha detto Frenzel bisogna che tutti riconoscano alla nostra industria il suo valore e la sua efficienza economica». Anche in Germania, dove il turismo impiega oltre 3 milioni di addetti, e vale il 4,4% del Pil.
Oltre 25 miliardi di turismo organizzato, 65 miliardi in tutto
Altri record del turismo tedesco sono nei dati forniti come di consueto da Jürgen Büchy, presidente di DRV, l associazione del trade: nel 2013 i tedeschi hanno speso in prodotto di tour operating 25,3 miliardi di euro, più 3,5%, ossia quasi un miliardo di euro più dell anno prima: in tutto sono stati 40 milioni di pacchetti, e il 30% hanno scelto la Germania.
Le agenzie di viaggi hanno intermediato in tutto prodotto per 22,7 miliardi di euro, in leggero aumento mentre gli specialisti di business travel hanno segnato un leggero declino. Ma il movimento totale dei tedeschi ha raggiunto 71 milioni di vacanze di almeno cinque giorni, per una spesa totale di circa 65 miliardi di euro, dove l outgoing rimane di gran lunga il core dell industria, che tra agenzie di viaggi e tour operating impiega 67.500 addetti, più 4% rispetto al 2012.
Baleari, Grecia, Tunisia e Turchia le mete top del 2013 sul medio raggio con il blocco del Mar Rosso mentre sul lungo raggio dominano Thailandia, Emirati e Caraibi, con Cuba, Repubblica Dominicana e Messico, che quest anno è il Paese partner di ITB. Bene anche gli Usa e i city break. Brillantissime le crociere, dove la domanda tedesca rincorre da vicino quella britannica. In calo, inevitabilmente, l Egitto, mentre la Thailandia aveva segnato un netto recupero nel 2013. Non solo, la variazione del calendario scolastico ridotto da un arco di 90 a 70 giorni sta spingendo i tedeschi a prenotare ancora più presto, per garantirsi i posti e il prezzo, soprattutto sul Mediterraneo.
«La nostra economia cresce ha aggiunto Büchy i consumatori sono fiduciosi, tutte le indagini dicono che almeno la metà andrà in vacanza un paio di volte quest anno, possiamo aspettarci perfino un 5% di crescita delle vendite di turismo organizzato».
«Nessuno rinuncia alla consulenza, nè alla sicurezza»
In crescita a una cifra, ma più marcato, anche il business delle agency online: «Peraltro ormai difficile da distinguere ha notato Büchy dato che le agenzie tradizionali fanno anche business online, mentre le olta sviluppano sempre meglio i loro call center. E una cosa è certa, i viaggiatori tedeschi non rinunciano alla consulenza di un professionista, che è il motivo per il quale le nostre agenzie vendono l 85% del turismo organizzato, che assicura tutti i servizi in un solo acquisto, la protezione di una struttura professionale, la garanzia di un logo».
E ora anche i contenuti di un codice di condotta DRV, al quale i soci stanno aderendo, che prevede tra l altro: reperibilità dello staff del t.o. h24 in caso di emergenze, gestione organizzata delle crisi, sistema di gestione dei reclami, assicurazione di viaggio sottoscritta e gestita dal tour operator. - Fonte: L'Agenzia di Viaggi sito web (di Marina Firrao)