Italiani in vacanza: sale la spesa procapite ma frena l’intenzione al viaggio
23 Maggio 2018
Il budget procapite cresce del 2% rispetto allo scorso anno e la durata è lievemente sotto la media europea con 1,7 settimane di vacanza; cresce la voglia di estero
Se le intenzioni di vacanza degli europei per il 2018 vedono un punto percentuale di crescita rispetto al 2017, così non è per gli italiani, che perdono un punto (64% di intenzioni) rispetto alla scorsa edizione. Lo rileva la 18esima edizione del Barometro Vacanze Ispos-Europ Assistance, l’indagine che analizza le intenzioni di viaggio di cittadini europei e di altri Paesi del mondo.
Un dato che Ipsos mitiga in due modi: primo ricordando che la volontà di partire è cresciuta in linea generale di 10 punti percentuali in 4 anni e, secondo, per via di un budget di spesa in aumento.
Infatti se il budget che gli europei affermano in media di voler destinare alle vacanze si abbassa di 2 punti percentuali rispetto al 2017 (€ 1.957), dato che comprende anche Paesi fuori dalla zona euro, l’Italia è tra le nazioni virtuose. Un rinnovato ottimismo economico porta a dichiarazioni di spesa procapite per l’estate 2018 in crescita del 2% rispetto allo scorso anno: 1.776 euro da destinare alle vacanze estive per i nostri connazionali.
In Europa, dove la durata delle vacanze rimane stabile rispetto al 2017 a 1,.8 settimane (fatta eccezione per Francia e Svizzera che sono pari o oltre le due settimane), l’Italia, in linea con lo scorso anno, è leggermente sotto la media europea con 1,7 settimane di vacanza.
Le destinazioni prescelte
La tendenza dominante rimane quella di fare vacanze domestiche ma c’è un dato che sorprende riguardo agli italiani. Scende di ben quattro punti percentuali (dal 56 al 52%) il dato che indica la preferenza di vacanze domestiche per i nostri connazionaliche si scoprono più desiderosi di mete estere per la prossima estate. Sul podio delle destinazioni straniere rimane in vetta la Spagna – come lo scorso anno – seguita da Francia e Grecia.
A guadagnare nella classifica dei più “localisti” sono gli spagnoli che dichiarano di avere in programma per l’estate un viaggio nel proprio Paese per il 56% (+4 rispetto al 2017) mentre i francesi, anche loro tradizionalmente molto legati all’idea di vacanza domestica, scendono nelle intenzioni di rimanere dentro i confini di ben 6 punti percentuali. Dal 63 al 57% quelli che hanno intenzione di rimanere in Francia, seguiti solo dai britannici (-5% sul 2017) in quanto a decrescita nella preferenza di vacanza nazionale.
Anche per entrambi questi paesi la meta straniera preferita è la Spagna seguita dall’Italia per i francesi (l’8% la indica come seconda meta) e dalla Francia per i britannici con l’11% delle preferenze. L’Italia sale comunque sul podio delle preferenze estere dei cittadini d’oltremanica con il 10%.
Il mare rimane una scelta primaria. Gli italiani che preferiscono la vacanza sulle spiagge sono il 70% (la percentuale più alta dell’indagine) seguiti da svizzeri (67%), tedeschi (65%) e spagnoli (64%). Pur rimanendo questo il primo desiderio di vacanza, un’estate alla scoperta di nuovi posti sembra attirare sempre di più i cittadini della nostra penisola. La percentuale di italiani che indicano questa possibilità cresce di ben 5 punti.
Tra le ragioni di scelta della destinazione solo il 29% degli italiani dichiara di orientarsi su una meta conosciuta, una percentuale tra le più basse dell’indagine insieme a francesi, spagnoli, polacchi e portoghesi. Altri criteri per la scelta della destinazione sono la possibilità di fare attività, le condizioni meteo, la possibilità di far visita ad amici e parenti. - Fonte: Guidaviaggi.it