Italia, Cnr: +32% dall'estero nei prossimi 10 anni
Turismo italiano superstar nei prossimi dieci anni con un incremento complessivo dai mercati internazionali del +32%. È il risultato del XX Rapporto sul turismo italiano, curato dall'Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo del Consiglio nazionale delle ricerche (Iriss-Cnr) di Napoli, coordinato da Emilio Becheri e Giulio Maggiore, avvenuta oggi al Cnr di Roma.
Ancor più significativo il contributo economico del settore, in quanto è stata prevista una incidenza sul Pil che sfiorerà il 12%. La recente crisi dovuta agli attentati terroristici ha fatto segnare una brusca inversione di tendenza: crescono, infatti, le presenze degli italiani negli esercizi ricettivi con oltre 194 milioni (+1,8% rispetto al 2014) rispetto alla componente estera
Ma il dato più eclatante è quello complessivo riguardante il numero di presenze straniere e italiane a più di 384 milioni, che corrispondono a oltre 109 milioni di arrivi. Numeri che pongono l'Italia ai vertici della classifica delle destinazioni più ricercate in Europa dopo Spagna e Francia (con poco più di 400 milioni di presenze).
«Si tratta probabilmente di dati sottostimati. Esiste, infatti, un turismo sommerso, che sfugge alle statistiche ufficiali, in quanto il pernottamento avviene in seconde case, presso parenti o amici o in appartamenti privati», sottolinea Alfonso Morvillo, direttore dell'Iriss-Cnr. «Questa realtà, di cui si parla poco, è tutt'altro che marginale e alimenta anzi numeri superiori a quelli ufficiali. Si stima che il numero di presenze turistiche, nel mondo, comprensivo anche di queste casistiche, potrebbe essere di oltre un miliardo», conclude il direttore.
Per tornare alla destinazione Italia, i turisti stranieri più presenti sono, come da tradizione, i tedeschi, che nel 2014 hanno pesato per il 28,1%, seguiti da francesi, statunitensi e britannici, assestati singolarmente intorno al 6,4%. L'incidenza di questi Paesi sul totale delle presenze tende però a diminuire passando nell'ultimo decennio dal 53,9% al 47,3%, anche a causa della maggiore incidenza nello stesso periodo di turisti provenienti dalla Russia, che ha registrato un aumento dall'1,2% al 3,7%, dalla Polonia (dall'1,3% al 2,3%) e dalla Cina (dallo 0,9% all'1,9%).
Altro trend positivo, quello di alcune regioni meridionali. In particolare le più dinamiche rispetto al mercato turistico internazionale sono state la Puglia e la Basilicata, dove le presenze di turisti stranieri sono aumentate, rispettivamente, del 54,7% e del 35,9% nel quinquennio 2009-14. - di Andrea Lovelock - Fonte: L'AgenziaDiViaggi.it