Ita in attesa del via. Nella fase iniziale stimati 7.300 esuberi
In attesa del decollo previsto per il prossimo 15 ottobre, Ita ha messo sul tavolo le cifre degli esuberi. La compagnia, come riportato dal Sole 24Ore, ha stabilito di voler avviare le proprie operazioni con un numero di dipendenti pari a 2mla 750-2 mila 950, che salirà a fine piano, nel 2025, a 5mila 550-5mila 700 persone. Queste cifre significano migliaia di esuberi rispetto all’attuale organico di Alitalia, che ha 10mila 106 dipendenti, di cui oltre 6mila 800 in cassa integrazione.
Facendo una sottrazione, risulta che gli esuberi iniziali ammonterebbero a 7mila 356 lavoratori. Questi sarebbero gli esuberi immediati, che resteranno nella vecchia Alitalia quando la società cesserà i voli per trasferite il ramo aviation a Ita. La data prevista è il 15 ottobre prossimo.
Una parte di chi resterà in Alitalia continuerà a lavorare nei servizi: i dipendenti dell’handling, oltre 3mila specie a Fiumicino, forniscono i servizi di check in ad Alitalia e ad altre compagnie. Un altro gruppo di lavoratori è nella manutenzione, più di mille, in gran parte a Fiumicino. Anche loro continueranno a fare la manutenzione degli aerei Alitalia, a ritmo ridotto causa Covid.
La Ue ha stabilito che queste due attività devono essere vendute dai commissari di Alitalia con procedure separate, “aperte, trasparenti e non discriminatorie”. Ita potrà acquisire la maggioranza della società dell’handling, insieme ad altri soci. Nella manutenzione invece Ita, ha stabilito la Ue, potrà avere solo una quota di minoranza. Fino al completamento delle gare di vendita, queste attività lavoreranno per Ita con contratti di servizio, come se fossero appalti dati all’esterno.
Ita ha detto che, qualora si aggiudicasse le gare bandite dai commissari per handling e manutenzione, è previsto a conclusione del piano, nel 2025, l’impiego di un massimo di 2.650-2.750 risorse per la parte handling e di 1.100-1.250 risorse nell’area manutenzione.
Ita decollerà con 52 aerei, circa la metà dell’attuale flotta di Alitalia, ma prevede di ampliare l’attività dall’anno prossimo, quando la flotta crescerà fino a 78 aerei. Pertanto il vettore avrà bisogno di più personale, ma non si sa ancora in che misura.
Se Ita rispetterà le previsioni e riuscirà ad espandere l’attività, il numero degli esuberi potrebbe pertanto diminuire gradualmente. C’è però un altro elemento da considerare. Ita vuole assumere anche nuovo personale all’esterno di Alitalia, pertanto ai nuovi assunti non corrisponderanno altrettanti minori esuberi. Ci sarà un nuovo contratto di lavoro, "che assicuri maggiore competitività e flessibilità nel confronto con altri operatori del settore" dice Ita. E il contratto deve essere negoziato con i sindacati.
Fonte = TTG ITALIA 21/07/21
Facendo una sottrazione, risulta che gli esuberi iniziali ammonterebbero a 7mila 356 lavoratori. Questi sarebbero gli esuberi immediati, che resteranno nella vecchia Alitalia quando la società cesserà i voli per trasferite il ramo aviation a Ita. La data prevista è il 15 ottobre prossimo.
Una parte di chi resterà in Alitalia continuerà a lavorare nei servizi: i dipendenti dell’handling, oltre 3mila specie a Fiumicino, forniscono i servizi di check in ad Alitalia e ad altre compagnie. Un altro gruppo di lavoratori è nella manutenzione, più di mille, in gran parte a Fiumicino. Anche loro continueranno a fare la manutenzione degli aerei Alitalia, a ritmo ridotto causa Covid.
La Ue ha stabilito che queste due attività devono essere vendute dai commissari di Alitalia con procedure separate, “aperte, trasparenti e non discriminatorie”. Ita potrà acquisire la maggioranza della società dell’handling, insieme ad altri soci. Nella manutenzione invece Ita, ha stabilito la Ue, potrà avere solo una quota di minoranza. Fino al completamento delle gare di vendita, queste attività lavoreranno per Ita con contratti di servizio, come se fossero appalti dati all’esterno.
Ita ha detto che, qualora si aggiudicasse le gare bandite dai commissari per handling e manutenzione, è previsto a conclusione del piano, nel 2025, l’impiego di un massimo di 2.650-2.750 risorse per la parte handling e di 1.100-1.250 risorse nell’area manutenzione.
Ita decollerà con 52 aerei, circa la metà dell’attuale flotta di Alitalia, ma prevede di ampliare l’attività dall’anno prossimo, quando la flotta crescerà fino a 78 aerei. Pertanto il vettore avrà bisogno di più personale, ma non si sa ancora in che misura.
Se Ita rispetterà le previsioni e riuscirà ad espandere l’attività, il numero degli esuberi potrebbe pertanto diminuire gradualmente. C’è però un altro elemento da considerare. Ita vuole assumere anche nuovo personale all’esterno di Alitalia, pertanto ai nuovi assunti non corrisponderanno altrettanti minori esuberi. Ci sarà un nuovo contratto di lavoro, "che assicuri maggiore competitività e flessibilità nel confronto con altri operatori del settore" dice Ita. E il contratto deve essere negoziato con i sindacati.
Fonte = TTG ITALIA 21/07/21