ISRAELE RIAPRE AL TURISMO ORGANIZZATO
In attesa di Rosh Hashanà, il capodanno ebraico che si terrà nei giorni 7 e 8 settembre e che precede di una settimana il Kippur, l’ente del turismo di Israele si è presentato a Roma esponendo i prossimi progetti, non solo per incrementare il turismo nei luoghi noti come Gerusalemme, il mar Morto o Masada ma puntando sul deserto del Negev, raggiungibile facilmente da Eilat.
Vaccinazioni: siamo alla terza dose
Kalanit Goren Perry, responsabile dell’ufficio nazionale israeliano del turismo, ha evidenziato che nel maggio scorso, quando i contagi del Covid sembravano esauriti, il Paese aveva riaperto al turismo, ma solo ai gruppi di persone vaccinate e principalmente a quelli di Opr, Opera Romana Pellegrinaggi. Successivamente sono stati bloccati gli ingressi per turismo, ma alla luce della terza dose di vaccino inoculata al 30% della popolazione e dei buoni risultati ottenuti, dalla fine di settembre si potrà tornare in Israele, ma unicamente con il turismo organizzato.
Il ruolo dell’Italia
“Il turismo italiano è importantissimo per Israele – ha sottolineato la manager – . Sarà un passaggio graduale non solo per l’Italia ma per tutto il mondo, perché noi vogliamo garantire la massima sicurezza non solo per i turisti, ma per la popolazione. Nei nostri progetti c’è quello di ampliare la nostra offerta puntando sul deserto del Negev, che dista una trentina di km da Eilat. Desideriamo ampliare i collegamenti proprio sull’aeroporto di Ramon, invitando le compagnie aeree ad investire sui voli con il nostro supporto. E’ pronta una direttiva governativa che partirà a breve con i dettagli e gli incentivi per le compagnie aeree per promuovere e operare voli su Eilat. Mentre su Tel Aviv praticamente da tutta Italia ci sono collegamenti operati da compagnie aeree di linea, quali El Al e Alitalia e low cost come Ryanair, Wizzair e easyJet. Riteniamo giusto che gli italiani conoscano quella zona di Israele e che abbiano la possibilità di voli diretti. Un altro modo di viaggiare e scoprire le molteplici offerte del nostro Pese”.
La situazione delle aperture
Kalant Goren Perry ha reso noto che al Timna Park, all’interno del deserto del Negev, a marzo 2022 si terrà “il concerto della pace”, al quale parteciperanno diversi paesi arabi tra cui il Marocco. “E’ un evento al quale teniamo molto in una location straordinaria come quella del deserto. Attualmente in Israele è tutto aperto, non solo hotel e ristoranti, ma anche musei, teatri, concerti. Tutti i divertimenti e le attrazioni possibili sono fruibili, sempre per persone vaccinate. Le scuole hanno riaperto il primo settembre e ci stiamo avviando verso la normalità. Invitiamo – ha concluso la rappresentante di Israele – a conoscere, in sicurezza, le altre zone del nostro Paese”.
Fonte = GUIDA VIAGGI 02/09/21