Israele diversifica l’offerta, fra cultura ed eventi
sraele riconferma la Bit come un momento di incontro fondamentale con trade e consumer. «I nostri riscontri sono stati anche quest’anno ottimi – sottolinea il direttore dell’ufficio nazionale israeliano per il turismo in Italia, Avital Kotzer Adari -. Abbiamo realizzato molti incontri con tour operator e agenzie e anche i nostri partner israeliani sono stati molto soddisfatti».
l mercato italiano, tradizionalmente alla ricerca di spunti sempre nuovi, rappresenta un punto fermo per Israele, che mira a recuperare la fiducia in una destinazione vicina, ospitale, varia, visitabile anche individualmente in sicurezza. Diversi i segmenti sui quali l’ente focalizzerà l’attenzione nel 2016, forte di un budget per la promozione in Italia raddoppiato rispetto al 2015.
«Innanzitutto, accanto ai pellegrinaggi tradizionali, si stanno imponendo i tour fra storia e cultura, che prevedono anche un’esperienza di pellegrinaggio nel deserto. L’obiettivo è quello di diversificare l’offerta per accontentare la percentuale di repeater sempre più alta che torna a scegliere Israele. Da qui il lancio del Gospel Trail in Galilea, che prevede quattro percorsi nei luoghi di Gesù da effettuare in auto, bici, cavallo o a piedi».
E ancora, spazio agli eventi internazionali come le maratone, agli appuntamenti culturali come l’Open House a Gerusalemme o Tel Aviv o ai concerti internazionali in programma. Fra gli altri segmenti da presidiare, quello legato al turismo Glbt e quello enogastronomico. «Da segnalre infine il nuovo minisito go.goisrael.it, che riporta anche le offerte dei to». - Fonte: TravelQuotidiano.com