Isole Cook: crescono a doppia cifra gli arrivi italiani. Nel mirino target diversificati
Crescono a doppia cifra gli arrivi italiani alle Isole Cook. «Nel periodo luglio 2018-giugno 2019 i Paesi del Sud Europa hanno registrato un totale di 2.484 turisti, corrispondenti ad un +14% di arrivi, dato che rende l’area mediterranea la migliore per prestazioni di crescita a livello mondiale – afferma Nick Costantini, gm Southern Europe per Cook Islands Tourism Corporation (nella foto) -. Anche l’Italia continua un percorso netto di crescita, con un ottimo +16% per un totale di 1.478 passeggeri».
Se i viaggi di nozze e i matrimoni direttamente sulle isole si confermano primo segmento di mercato, l’obiettivo è quello di attrarre target differenti di turisti «a cominciare dalle famiglie, in quanto le Cook sono una destinazione molto sicura e offrono esperienze educative per i ragazzi. Senza dimenticare i single o i piccoli gruppi di amici (diverse proposte sportive) per sfruttare le soluzioni ville fronte spiaggia con due e tre camere da letto, salotto e cucina a costi davvero abbordabili: si parte dai 40 euro a persona per una notte in struttura 4 stelle».
Tra i punti di forza dell’arcipelago situato nel cuore dell’oceano Pacifico «c’è senz’altro la possibilità di immergersi nella cultura locale polinesiana come in nessun’altro luogo; l’assistenza in loco italiana molto completa con offerta tour con guida italiana. Oltre al fatto che non sono presenti catene internazionali di alberghi, ma solo boutique hotel con regole architettoniche a salvaguardia dell’ambiente circostante. Da considerare anche che il costo della vita è molto abbordabile (considerando che siamo in Polinesia) e permette quindi di fruire di numerose per conoscere ed esplorare l’isola».
Fonte = TRAVEL QUORTIDIANO 09/10/19