Isole Cook: aumentano i repeater
Un’indagine elaborata dall’Istituto turistico di ricerca della Nuova Zelanda e dalla University of Technology di Auckland, afferma che ben il 95% dei visitatori che mette piede alle isole Cook resti più che soddisfatto della visita. Anche il desiderio di ritornare in un secondo momento è molto elevato, tanto che ben il 27% dei vacanzieri intervistati erano già stati alle Cook una o due volte.
Dopo un 2016 brillante, la crescita della Polinesia neozelandese continua anche nel 2017, con una durata media del soggiorno su Rarotonga, l’isola principale, di quasi nove notti, dove la visita alla messa domenicale nella cattedrale di Avarua, recitata in lingua in Maori, con canti e melodie sacri, rappresenta l’attrazione culturale più richiesta. Tra le attività notturne spiccano, invece, l’uscita notturna in sup, per osservare le stelle sdraiati sulle tavole illuminate e i Going Troppo Nightlife Tours, il modo più sicuro e divertente per visitare Rarotonga di notte. Il 21% dei visitatori ha raccontato di aver prolungato il soggiorno per visitare anche Aitutaki, la cui laguna è considerata tra le più belle al mondo, dove la crociera la fa da padrone.
«Il turismo rimane la spina dorsale dell’economia delle isole Cook, contribuendo a oltre il 60% del suo prodotto interno lordo – afferma Nick Costantini, general manager Southern Europe per Cook Islands Tourism Corporation -; negli ultimi anni, la spesa dei visitatori sulle isole è cresciuta, contribuendo sempre più all’economia locale. La ricerca ha rivelato che ogni visitatore ha contribuito in media a 2 mila 195 dollari e che il rendimento complessivo per visitatore alle Cook è aumentato del 4% nel trimestre ottobre-dicembre 2016». - Fonte: TravelQuotidiano.com