In Egitto chiusi 220 hotel
Gli arrivi internazionali nel primo semestre 2016 sono stati 2,3 milioni contro i 4,8 del primo semestre 2015; la chiusura è dovuta alla scarsità dei flussi. Solo a Sharm 54 le strutture non operative
L’emorragia di arrivi turistici in Egitto prosegue e la stampa locale parla di un numero crescente di alberghi costretti a chiudere per mancanza di occupazione. La stima è di ben 220 alberghi chiusi di recente, secondo l’analisi di Ahmed Balbaa, spokeperson dell’Eba (Egyptian Businessmen’s Association). Si parla di 54 strutture a Sharm, 34 a Hurghada, i principali centri di attrazione turistica dei flussi europei.
Balbaa ha poi sottolineato che a Sharm “tutte le strutture nelle aree turistiche hanno parzialmente chiuso le porte e attualmente non ci sono alberghi che operano a pieno regime”. Il manager fa risalire il fenomeno all’evento tragico dell’ottobre 2015 nel Sinai, che ha coinvolto un aereo russo, e ribadisce che da allora “sono stati 220 gli alberghi che hanno chiuso in modo permanente l’attività tra Sharm, Hurghada, Marsa Alam, Safaga, Luxor e Aswan".
Naturalmente la causa della chiusura è imputabile alla scarsità di turisti, ma gli albergatori sono pronti a riaprire nel momento in cui si verificherà un ritorno dei flussi. Il numero dei turisti registrato nella prima metà del 2016 è stato pari a 2,3 milioni rispetto ai 4,8 del primo semestre del 2015. - di l.d - Fonte: GuidaViaggi.com