In crescita le partenze mondiali per turismo
Secondo le previsioni Ciset-Ca’ Foscari l'aumento sarà di quasi il 5%.
Nel 2015, le partenze mondiali per turismo dovrebbero aumentare del +4,7% mentre le partenze internazionali dai 21 principali paesi di origine dei flussi turistici del +2,7%. Lo riferisce l’edizione primaverile di Trip, modello di previsione dei flussi turistici internazionali elaborato da Ciset-Ca’ Foscari due volte l’anno.
Mediterraneo, l’area meno dinamica
L’area meno dinamica sarà costituita dai Paesi del Mediterraneo, le cui partenze cresceranno del +1%, mentre incrementi maggiori riguarderanno i flussi dal Centro Europa (+1,6%) e soprattutto dal Nord Europa (+3,8%, in media) e dai Paesi Extra Europei (+4,0%).
Lo scenario al 2016 prevede un ulteriore aumento delle partenze mondiali intorno al +4,5%, a fronte di un +3,1% dei flussi turistici in uscita dai 21 principali paesi.
Rispetto al dato medio, le dinamiche migliori interesseranno ancora una volta le partenze dai paesi extraeuropei (+4,6%) e dal Nord Europa (+4,3%). Per quanto riguarda le altre aree, l’aumento dei flussi in uscita sarà caratterizzato da variazioni più contenute (Area mediterranea +0,8%, Europa Centrale +1,4%).
L’Italia nel biennio 2015-2016
Considerando i flussi incoming e outgoing per l’Italia nel biennio 2015–2016, raggruppati per 4 aree di origine/destinazione - Area Mediterranea (Francia, Spagna, Portogallo e Grecia), l’Europa Centrale (Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Olanda), il Nord Europa (Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Regno Unito e Irlanda) e l’Extra Europa (Usa, Canada, Australia, Giappone, America Latina e Africa) – si nota che gli arrivi internazionali in Italia mostreranno una buona crescita (+3,5% nel 2015 e +3,3% nel 2016), anche se inferiore alla crescita media delle partenze turistiche mondiali.
Più allineato, invece, l’andamento se consideriamo i 21 principali paesi di origine: gli arrivi da questi paesi aumenteranno del +2,4% e del +2,5%, rispettivamente, nei due anni, a fronte di +2,7% e +3,1% per le partenze totali dagli stessi paesi. - Fonte: Guidaviaggi.it