In America controlli in aeroporto, l'Europa aspetta un comitato per decidere
«Ci aspettiamo di trovare dei passeggeri con febbre - ha detto Tom Frieden direttore del Centri per il controllo delle malattie (Cdc) - e questo provocherà ovviamente delle preoccupazioni negli aeroporti». A New York c'è stato un falso allarme Ebola quando un uomo è stato ricoverato con sospetti sintomi. Nel tentativo di bloccare il virus all'origine, l'amministrazione Obama sta costruendo centri medici in Liberia e sta mandando circa 4/mila soldati in Africa.
E in Europa che succede? Qui sembra che le procedure siano un po' più lente. Gli Stati dell'Unione europea al momento stanno valutando la possibilità di introdurre controlli negli aeroporti di arrivo per i passeggeri provenienti dai Paesi colpiti dal virus Ebola. Lo ha detto il portavoce del commissario Ue alla Salute, Tonio Borg, sulle misure per contrastare la diffusione del virus Ebola. Le misure sono di competenza dei singoli Stati membri, ma la prossima settimana si riunirà il Comitato di sicurezza dell'Ue per decidere su eventuali misure a livello Ue. Il governo britannico ha annunciato l'introduzione di controlli supplementari negli aeroporti londinesi di Heathrow e Gatwick e nei terminal degli Eurostar.
All'areoporto di Fiumicino intanto gli operatori sanitari fanno sapere che sono cinque gli interventi su casi sospetti di Ebola operati nel giro di un mese su casi sospetti di Ebola. Tutti questi casi registrati, su voli provenienti da Lagos (Nigeria), fortunatamente hanno dato esitonegativo. «Tra le misure che intendiamo adottare - ha detto il ministro della Salute Lorenzin - per prevenire casi di ebola c'è il potenziamento dei controlli negli aeroporti dei Paesi africani colpiti dall'epidemia. Ma non solo. Per effettuare controlli su eventuali casi di Ebola in Italia sono operativi sei medici all'aeroporto di Fiumicino e sette a quello di Malpensa». - Fonte: Il Giornale