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Il villaggio del futuro sarà esperienziale, interattivo, fluido, green

Il villaggio del futuro sarà esperienziale, interattivo, fluido, green

31 Maggio 2018
Alcuni operatori svelano la loro ricetta per la formula vincente, che deve saper strizzare l'occhio ai tempi, giocando di anticipo e mettendo il cliente al centro in ogni servizio offerto

Qual è la concezione di villaggio che ha il mercato? Non è sempre la medesima, visto che il tipo di richiesta che si sente rivolgere chi è seduto in agenzia dall’altra parte del bancone assume forme diverse che, in qualche caso, vanno interpretate. C’è il villaggio puro, ma anche le strutture a brand unificato, ci sono gli hotel con animazione. Un dato di fatto è che, se si parla di villaggio vacanza allo stato puro, c’è un format standard condiviso al quale attenersi. E’ un villaggio se c’è l’animazione, se è più di un albergo, ha un brand unico per identificare il format ed ha la formula all inclusive.

E’ una forma di vacanza che ha subito evoluzioni e ancora ne subirà, soprattutto in termini di servizi, ma come sarà il villaggio del futuro? Lo abbiamo chiesto ad alcuni operatori, ne è emerso un quadro molto articolato in cui si comprende che il villaggio deve avere un format che sappia strizzare l'occhio alla flessibilità, che sia specchio dei tempi, dove le parole chiave sono esperienza, digitale, servizi personalizzati, interattivo, fluido, green.

Le parole chiave

C'è chi pensa che sarà "un luogo esperienziale, dedito alla soddisfazione dell’ospite tramite emozioni, sensazioni, esperienze. Di conseguenza, sia il servizio sia lo staff dovranno gradualmente variare, acquisendo sempre di più queste peculiarità - dicono da Club Esse -. Vogliamo che l’ospite rientri portando a casa non già le foto dei paesaggi, ma soprattutto le sensazioni che ha provato con i suoi cinque sensi”.

In casa Veratour si affina sempre di più il concetto di realtà alberghiera. L'operatore è convinto che sarà sempre più necessario costruire "un’offerta che sposi una qualità alberghiera sempre più elevata a servizi sempre più completi sia sul fronte meramente alberghiero, sia sul fronte dell’intrattenimento e della gestione del tempo libero degli ospiti. Bisognerà però mantenere il forte spirito di familiarità presente nei Veraclub che a nostro avviso ne fanno un prodotto unico nel suo genere”. In sostanza sarà fondamentale "sia entrare maggiormente nella gestione alberghiera, sia continuare l'attività di formazione e di crescita professionale dei nostri colleghi che gestiscono le relazioni con gli ospiti". Si dovrà continuare a lavorare "sul tema della flessibilità, offrire la possibilità di fare una vacanza in un Veraclub non solo per i canonici 7 o 14 giorni, ma anche per durate differenti". Un’altra area di sviluppo riguarderà "l’implementazione della nostra gamma di sevizi che permettono di unire una vacanza itinerante a un esperienza in un Veraclub e qui pensiamo di intercettare una tipologia di cliente esperto e ad alta capacità di spesa".

Qualità, è questa per Settemari la "parola chiave sempre più importante, certamente si arricchirà di esperienze legate agli scenari del momento. Con attività e figure nuove". In questo senso i social o tutto ciò che vi ruota attorno faranno da traino al cambiamento. Il t.o. lo ha già sperimentato con i Settemari Storyteller "che, oltre a comunicare in diretta ciò che accade nel villaggio attraverso i social, danno un valore aggiunto all’interazione con i clienti, rendendoli protagonisti, senza tralasciare l’importanze di un lavoro di monitoraggio in tempo reale della vita all’interno delle strutture". Cosa cambierà? "Il modo in cui i villaggi saranno venduti. Per questo abbiamo giocato d’anticipo cambiando le regole del pricing, perché il consumatore del futuronon accetterà più diverse esperienze di acquisto per ciò che concerne una cosa preziosa come il tempo libero e vorrà pagare le vacanze esattamente come paga un’altro bene, senza avere difficoltà a comprendere un prezzo né tantomeno senza avere la certezza di non dover più mettere mano al portafogli".

Un altro punto focale che farà sempre di più la differenza è la "personalizzazione dei servizi", si afferma da Going. Il t.o. sta seguendo questa strada con un investimento costante nel format villaggio, che vede "il rinnovamento delle camere deluxe per offrire ai nostri clienti diverse possibilità di soggiorno, ristorazione e servizi accessori differenti: in questo senso si inserisce l’English School e stiamo già pensando ad altre novità per il futuro sulla digitalizzazione come gli accessori tecnologici wearable". 

Il villaggio del futuro è il "format che mette il cliente al centro della vacanza - sostiene Futura Vacanze -. Filosofia dell’accoglienza, servizio assistenza, intrattenimento e attività sportive con staff aqualificato, animazione differenziata per fasce d’età con spazi e programmi a tema, settimane Futura Academy, dedicate allo sport, alla creatività e all’arte. Servizi, ristorazione e scelta di location tra le più belle d’Italia completano il modello". 

Visto che le esigenze dei clienti sono mutevoli in tempi molto rapidi, il villaggio del futuro "dovrà essere sempre più profilato in funzione al target stesso della clientela", si osserva da I Viaggi di Atlantide. Secondo Tui Italia deve, invece, essere prodotto "da un giusto mix tra un buon servizio di ristorazione non necessariamente con un'impronta fortemente italiana, una buona animazione che debba essere presente, ma non invadente. Una buona offerta alberghiera, che sia un ottimo compromesso tra un’adeguata sistemazione ed una location integrata in un contesto paesaggistico di pregio. Il tutto ad un giusto prezzo". Questa la ricetta vincente.

"Dovranno essere eco-sostenibili (efficienza energetica, utilizzo di energie rinnovabili), avere un’offerta enogastronomica sempre più completa e attenta alla parte salutista e dovranno essere molto interattivi e sempre più tecnologici. Inoltre, dovranno essere sempre più ricchi di servizi e contenuti per tutte le fasce d’età", questa la fotografia del futuro scattata dal Gruppo Alpitour. Dovrà anche essere "sempre più fluido - aggiungeNicolaus -, andando nella direzione dei nostri Nicolaus Club Prime dove è possibile vivere un’esperienza personalizzata sulla base delle proprie esigenze". 

Attenzione, perché il villaggio aprirà le sue porte e sarà anche "uno spazio sempre meno isolato dal contesto che lo circonda, più green e orientato a ridurre l’impatto sull’ambiente circostante - fa presente Eden Travel Group -. Sicuramente saranno maggiori i servizi offerti e gli standard qualitativi più elevati per rispondere a un cliente sempre più attento ed esigente".

"Servizi a forte legame esperienziale con attenzione sempre maggiore alle nuove formule d’intrattenimento ed al mondo digitale/social per tutti i ragazzi" è la formula del futuro secondo Th Resorts. s.v. - Fonte: Guidaviaggi.it