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Il turismo europeo è in buona salute

Il turismo europeo è in buona salute

23 Luglio 2014

I pernottamenti crescono ma ad un passo più moderato rispetto agli arrivi, dal momento che è in recupero la richiesta di short-break al di fuoridella principale stagione vacanziera. Ci sono delle eccezioni a questo: la Spagna, ad esempio, dove i pernottamenti crescono più degli arrivi, rispettivamente a +12% e +9%, e la Germania, +5% e +4%. Tra gli incrementi da segnalare quello dell'Islanda, +31%, seguita da Lituania e Lettonia, entrambe al più 17%, e dalla Serbia a +15%.

I mercati maturi

Uno stabile contributo alla crescita internazionale arriva dai mercati di provenienza chiave di Europa del Nord ed occidentale. In particolare,
l'analisi sottolinea segnali favorevoli proprio per l'Italia, "dove il crescente ottimismo per un recupero economico sembra aver incoraggiato un numero crescente di italiani a viaggiare all'estero durante i primi tre mesi del 2014", spiega l'Etc. Dinamiche simili si possono osservare in Francia, nonostante una stagnazione economica che continua. I viaggi dalla Russia rimangono forti ma ci si attende un rallentamento della domanda verso la fine dell'anno.

Per quanto riguarda l'Europa come destinazione, un quadro positivo sta emergendo dai mercati long-haul, con una solida crescita dell'economia americana che migliora le attese 2014 da questo importante bacino. Una crescita inaspettata arriva dal Giappone. In generale, i visitatori "overseas" in Europa sono oggi un market share lievemente superiore al 40%. - Fonte: Guida Viaggi sito web