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Il turismo è 2.0, ma il viaggio si prenota offline

Il turismo è 2.0, ma il viaggio si prenota offline

09 Marzo 2014

A parlare non è un agente di viaggio old style che cerca di frenare l'irrefrenabile, ma l'Ad di Amadeus, Francesca Benati, con un passato in Expedia e Lastminute.com. Parliamo di una azienda leader nella distribuzione e realizzazione di tecnologie avanzate per l'industria globale dei viaggi e del turismo, riferimento per fornitori, venditori e acquirenti. «Chi deve fare viaggi complessi, lunghi e costosi - continua la Benati - vuole la consulenza diretta, un rapporto di fiducia, delle prestazioni personalizzate». Considerazioni che sono suffragate dai numeri dell'e-commerce. Gli italiani che viaggiano (sempre meno purtroppo, travolti da quella che Federalberghi ha definito «povertà turistica») si affidano alla bussola della rete per acquisire informazioni e preparare il viaggio (lo fa l'89% degli internettiani), ma restano timidi rispetto agli acquisti online (appena il 34%, rispetto al 90% di Gran Bretagna e l'87% di Germania).

Sui circa 20 miliardi di valore del totale del mercato turistico italiano la componente web è attorno al 20% (4,9 miliardi e rappresenta il 45% del totale dell'e-commerce italiano). Un trend in crescita rispetto al passato (+13% nel 2012, +10% secondo le prime stime del 2013), ma non come potrebbe sembrare se ci lasciamo guidare dalla percezione. «Se si considera che la quota viaggi per il 72% riguarda biglietteria di trasporto, il 24% hotel, e solo il 4% vero e proprio turismo, si capisce quanta strada ci sia ancora da percorrere. E quanto spazio c'è ancora per le agenzie tradizionali per esistere, rinnovarsi, cambiare e cogliere le opportunità della rete», incalza Tommaso Vincenzetti, marketing director di Amadeus.

Eppure le agenzie tradizionali e gli alberghi, attraverso le associazioni di categoria, non mancano di sollevare critiche al mondo delle Olta e del turismo 2.0. «Si deve passare dal concetto di disintermediazione a quello di multicanalità - suggerisce Vincenzetti -, dove la distribuzione utilizza strumenti online e offline per raggiungere e catturare il cliente ovunque si trovi. L'agenzia deve costruire un mondo intorno al proprio sito, tra blog, social network, recensioni, video e immagini: la multicanalità - internet, mobile e offline - è l'unico futuro possibile del turismo».

Ed ecco la novità di Amadeus che utilizza proprio il mobile per tenere in contatto agenzie e viaggiatori: «m-Power», la soluzione all-in-one che combina le funzionalità di gestione dell'itinerario, la ricerca, la prenotazione, il pagamento di voli e hotel, interagendo con servizi di pre-travel, on-travel e post-travel. L'agenzia come un personal assistant di viaggio, attraverso lo smartphone. Così si fidelizza il cliente. Si condividono informazioni, ma anche emozioni. Si rimane in contatto. E le agenzie possono restare «competitive». Con la sfida della multicanalità. La strada e il web, che viaggiano insieme. Per andare oltre la crisi. - Fonte: Avvenire (di Giuseppe Matarazzo)