Il turismo del food in Italia è più forte della cultura
È la motivazione enogastronomica a far muovere il 49 per cento dei turisti internazionali. Con il passaggio da turismo cosiddetto ‘del luoghi’ al turismo ‘esperienziale’, l’occasione di scoprire le tradizioni gastronomiche e vitivinicole del Paese stanno sopravanzando la la stessa motivazione culturale. Lo rivela il Food Travel monitor 2016, studio internazionale sul turismo enogastronomico presentato dalla World Food Travel Association ieri a Milano.
“Il food è oggi un elemento fondamentale dell'esperienza turistica, non solo perché contribuisce significativamente al suo gradimento, ma anche perché è in forte crescita come motivazione primaria di viaggio – dice Roberta Garibaldi, ambassador per l’Italia di Wfta -. Il fenomeno andrà a rafforzarsi nei prossimi anni perché particolarmente interessati all'elemento cibo sono i giovani Millenials, e i turisti di paesi come Cina e India”.
Rispetto al normale leisure, il food travel ha il vantaggio di muovere viaggiatori ad alto valore aggiunto con una propensione alla spesa più alta sia per la spesa in food&wine durante il viaggio, sia perché tende a partecipare ad altre attività quando viaggia, sia perché acquista volentieri prodotti tipici da riportare a casa dopo il viaggio. L'Italia è la destinazione più desiderata: entra in quasi tutte le top ten dei paesi intervistati, e supera Paesi forti competitor come la Francia e la Spagna. - Fonte: TTGitalia.com