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Il traino di Expo per il turismo

Il traino di Expo per il turismo


Il settore turistico punta tutto sull'Expo, dal Nord al Sud, per imboccare la via del rilancio dopo un 2014 difficile. Ieri alla inaugurazione della Borsa internazionale del turismo alla Fiera di Milano (si conculde domani) in cima all'agenda c'è la parola Expo. E c'è un grande ottimismo. Piero Galli, direttore generale gestione evento Expo, ha sottolineato che sono stati già venduto più di otto milioni di biglietti. Di questi più di 5 sui mercati internazionali , e Milano ha segnato il record tra le Esposizioni finora organizzate.
«Questa è un'edizione particolarmente importante - hadichiarato Michele Perini, presidente di Fiera Milano - perché Bit2015 rappresenta l'ultimo grande appuntamento prima di Expo, a cui mancano solo 78 giorni, e di cui rappresenta la prova generale. Vorremmo che per i molti ospiti stranieri Bit ed Expo diventino l'opportunità per vedere l'Italia come riferimento non solo per storia e cultura ma anche per l'innovazione che produce». Le amministrazioni regionali, protagoniste storiche e di primo piano della Bit come vetrina dell'offerta turistica italiana, sono mobilitate per Expo.
Si stima che a livello aggregato siano in campo investimenti promozionali legati all'Esposizione universale che parte all'inizio di maggio per almeno 500 milioni di euro considerando una media di oltre 20-25 milioni per amministrazione. «L'interesse è altissimo - commenta Pasquale Sommese, assessore campano al Turismo - noi puntiamo su dieta mediterranea e turismo archeologico».

Rilancia Cleo Li Calzi, assessore al turismo della Sicilia «l'Expo è il nostro punto di riferimento, noi puntiamo su siti Unesco ed enogastronomia». Il Friuli-Venezia Giulia ha raddoppiato gli investimenti promozionali, con l'Expo al centro dell'agenda.

«È una straordinaria opportunità» dice Luca Patanè, presidente di Confturismo. «È boom di richieste per l'Italia a livello mondiale» sottolinea Andrea Babbi, direttore generale Enit . «L'Expo ha innescato una spinta eccezionale - aggiunge - dall'Asia, Cina in testa, agli Stati Uniti , grazie anche al dollaro forte , la domanda di vacanze in Italia cresce a due cifre». Un'euforia che dovrebbe compensare la crisi del mercato russo.

Complessivamente si stima per l'estate una crescita delle prenotazioni (italiani e stranieri) intorno al 10%. Favorite regioni come Puglia, Marche, Lombardia, Sicilia e Sardegna. Mally Mamberto, presidente del consorzio incoming Italia segnala un incremento di tedeschi e una ripresa dei flussi olandesi. «Preoccupano i russi, per i quali prevediamo una flessione tra il 30 e il 50% - aggiunge -che colpirà soprattutto l'area adriatica».

Il presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio dice: «Contiamo sull'effetto traino dell'Expo dall'estero durante e in coda all'evento, mentre preoccupa sul mercato domestico la debolezza del segmento business.

La speranza è che la svalutazione dell'euro aiuti la competitività del nostro Paese. Dobbiamo far salire i prezzi alberghieri, che sono più bassi del 20% rispetto al 2007, ma occorrerebbe anche una maggiore equità fiscale».

Insomma dalla Bit di Milano (cento Paesi rappresentati, 2mila espositori, 1.500 buyer nazionali e internazionali)arriva un messaggio di fiducia. «Bisogna investire per consolidare la ripresa del mercato turistico -dice Christian Sasena, segretarionazionale Fiulcams-Cgil - ma serve una politica forte di settore. Per quanto riguarda il lavoro c'è ancora troppa precariertà ».

Incoming
Con il termine incoming si indicano i flussi turistici in entrata in un Paese. Si tratta di una voce importante per l'economia, in quanto il turismo estero porta in un sistema economico ricchezza sotto forma di spesa aggiuntiva sul territorio. Nel caso dell'Italia Via Nazionale stima che i turisti esteri spendano nel nostro Paese oltre 30 miliardi di euro. Naturalmente occorre confrontare questo dato con la spesa degli italiani all'estero (outgoing) per ottenere il saldo netto della bilancia valutaria turistica Puglia Campania Trentino A.A. Lazio Veneto Toscana Lombardia Emilia R. 11,2 10,4 10,3 9,7 7,5 6,0 5,7 5,7 LE REGIONI LEADER Quote di mercato in percentuale Usa Europa Dicui: Dicui: Resto del mondo 2,8 17,0 Regno Unito 8,6 Germania 10,1 83,0 Francia 16,1 Spagna 13,3 DOVE VANNO GLI ITALIANI Dati in percentuale Fonte: Istat

IL BILANCIO 2014

63 milioni

I viaggi

Stima dell'Istat sul numero complessivo dei viaggi effettuati nel 2014 dagli italiani; rilevata una flessione del 9,5% rispetto al 2013

+19,3%

Vacanze all'estero

A fronte della flessione delle vacanze in Italia, l'istat per il 2014 ha rilevata un marcato aumento dei viaggi all'estero degli italiani

32,8%
La preferenza per la Francia / La Francia resta il Paese più visitato dagli italiani con una quota notevole sul totale dei viaggi effettuati nell'arco del 2014

-47%
I viaggi organizzati / Stima Gfk sulla flessione dei passeggeri con viaggi organizzati tra il 2008 e il 2014, anno in cui cono stati censiti appena 3,6 milioni circa di pacchetti vacanza rispetto ai 6,7 milioni di passeggeri prenotati del 2008.

21%
La quota nazionale sulla quota di pacchetti Italia, in flessione rispetto al 25% del 2008 - di Vincenzo Chierchia - Fonte: IlSole24Ore