Il pugno dell'Egitto "Misure straordinarie per difendere i turisti"
«Un lavoro da dilettanti che qualcuno vuol far passare per terrorismo»: il ministro del Turismo egiziano Hisham Zazou minimizza l'attacco di venerdì contro gli ospiti di un albergo di Hurghada, sul Mar Rosso, dove tre turisti sono stati feriti dopo che due uomini si sono scagliati su di loro armati di coltello. Ma intanto ieri mattina, nella circoscrizione di Giza, sud est del Cairo, un colonnello della polizia egiziana e un agente sono stati uccisi in un attacco armato rivendicato, poche ore dopo, dallo Stato Islamico attraverso il suo network di propaganda, Amaq.
Il veicolo su cui viaggiavano i due poliziotti, secondo quanto riferito dal governo egiziano, è stato preso di mira da un gruppo di uomini armati e crivellato di colpi. Una esecuzione molto simile a quella dello scorso novembre, quando, nella stessa area un commando di terroristi uccise quattro poliziotti e ne ferì due ad un check point. Certo, lo Stato Islamico non ha rivendicato l'attacco di Hurghada: ma questo potrebbe essere legato alla cattiva riuscita dell'azione.
I due assalitori, infatti, dopo essere penetrati nell'hotel Bella Vista passando dal ristorante che si affaccia sulla strada, ed aver colpito due turisti austriaci e uno svedese, sono stati fermati dalle forze di sicurezza dell'albergo, che hanno aperto il fuoco uccidendo uno dei due assalitori, Mohamed Hassan Mahfouz, di 21 anni e ferendone un altro, il cui arresto è passato su tutte le tv locali. «Se qualcuno avesse voluto davvero creare un terribile incidente avrebbe usato qualcosa in più di semplici coltelli» arguisce il ministro del Turismo egiziano.
Che però dopo aver visitato i feriti ha detto alla stampa: «nei prossimi giorni l'Egitto introdurrà presto nuove misure straordinarie, che garantiscano la sicurezza degli stranieri su tutto il territorio». Perché su questo il ministro non ha dubbi: «terrorismo o non terrorismo si è trattato dell'ennesimo attacco contro l'industria del turismo egiziano», già duramente colpita dall'abbattimento dell'Airbus russo del 31 ottobre scorso. Così per riscattare l'immagine della regione, il governatore Ahmed Abdulla rilancia: e promette cinque anni di vacanza gratis ai feriti di Hurghada. - di Anna Lombardi - Fonte: La Repubblica