Astoi Confindustria viaggi
La qualità alla guida del turismo
News Turismo
Il prezzo del Bunker cala, per i ferry marginalità meno sacrificata

Il prezzo del Bunker cala, per i ferry marginalità meno sacrificata

30 Marzo 2017

Nel Mediterraneo oltre 300 navi ferry sono operative per oltre 40 compagnie, molto diverse tra loro per struttura e modalità

“Il numero di navi ferry nel mondo sta crescendo di anno in anno a livello globale: una crescita sostenuta nel triennio 2013-2015, passando da 1.175 unità a 1.253 (quasi 80 unità in più). Consideriamo che nel mondo gli ultimi dati consuntivi raccolti ci portano ad indicare in oltre 2,2 i miliardi di passeggeri saliti su un ferry”. E' quanto dichiara a Guida Viaggi Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo, che traccia un’analisi del comparto traghetti.

Guardando al Mediterraneo si rileva che “oltre 300 navi ferry sono operative per oltre 40 compagnie, molto diverse tra loro per struttura e modalità operative - fa presente il manager -, dalla croata Jadrolinja con 3 navi su linee internazionali e 34 su linee locali a Snav con 21 unità tra aliscafi, catamarani e navi veloci, piuttosto che Tirrenia con 19 unità (di cui 9 cruise ferry, 5 ro-pax, 3 ro-ro, 1 nave veloce, 1 nave di riserva) o ancora Moby o Anek rispettivamente con 16 e 12 unità”. Un Mediterraneo che ha registrato nel 2015 su oltre 462 milioni di passeggeri a bordo (462.555.171), 213mila auto trasportate, 10,2 milioni di autobus in quasi 1 milione di viaggi (981mila).

Il manager si sofferma sul fatto che il mercato ferry in Mediterraneo abbia registrato in questi anni "alcuni episodi che ne hanno indebolito l'immagine e condizionano parte dell'utenza". Il prezzo del Bunker, però, "ha subito un calo notevole ed è praticamente la metà rispetto a qualche anno fa (passato da 600-700 dollari tra 2012 e 2014 a poco più di 100 dollari nella primavera del 2016). Questo dovrebbe permettere alle compagnie una marginalità meno sacrificata e dunque spazio a nuove iniziative commerciali - fa presente il manager -. A livello europeo abbiamo registrato un calo continuo tra 2008 e 2012 con valori che poi si sono assestati nel periodo successivo 2012-2015. Il consuntivo 2016 non è ancora disponibile per tutti i porti europei, ma sembra esserci stata una buona ripresa, tranne pochi casi".

Ecco che, a seguito delle motivazioni prima citate, a detta del manager "il 2017 ci porta a previsioni positive sul 2016 con Messina, Reggio Calabria e Napoli a condurre la classifica dei porti Italiani per passeggeri sbarcati ed imbarcati. Tutti e tre i porti continueranno a far parte dei primi 20 porti europei per passeggeri". s.v. - Fonte: GuidaViaggi.it