Il nuovo turismo. Noi, protagonisti consapevoli di un territorio
Sconosciuto, esclusivo, lontano dalla folla. Trent'anni fa questi erano gli aggettivi per vendere bene un viaggio. Poi l'avvento del low cost e del digitale ha ampliato la conoscenza, la platea e ristretto il globo, il «dove» si è trasformato in un «come e perché». L'amore per lo sport, per l'arte, la natura, il cibo, ha cambiato il viaggio in una 'vacantia' piena di senso nuovo.
E le bandierine oggi si piantano nelle esperienze. Ma è nel viaggio consapevole che oggi si compie la vera scoperta. Non basta una meta per le passioni, è più importante sentirsi non più spettatori, (o peggio predatori), ma protagonisti utili nei territori visitati. Ecco allora il safari in Africa per la punzonatura dei rinoceronti o l'immersione alle Seychelles per salvare la barriera corallina. Così come partecipare al Festival delle Valli Reatine e aiutare chi sta risorgendo dalla tragedia del terremoto. Perché la natura, il buon cibo, lo sport e l'arte qui sono la base per l'ingrediente forte del nuovo viaggio consapevole: quello di tornare trasformati.
Sentendosi semplicemente persone migliori.
Fonte = CORIIERE DELLA SERA 29/07/19