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Il nuovo Dpcm: tornano le crociere

Il nuovo Dpcm: tornano le crociere

15 Gennaio 2021
Attesa per i provvedimenti in vigore da domani. Confermata l'apertura dei musei, ma solo nelle regioni gialle e nei giorni feriali

Tornano le crociere ed è confermata l'apertura dei musei, ma solo nelle regioni gialle e solo nei giorni feriali. "E' un servizio ai residenti - ha sottolineato il ministro Dario Franceschini - è un primo passo, un segnale di riapertura" per il futuro. Lo prevede il Dpcm in vigore da domani. Per il resto quasi tutta Italia sarà in zona arancione e permane il divieto di spostarsi tra le regioni fino al 15 febbraio, con Lombardia e Sicilia che da domenica potrebbero essere le prime zone rosse del 2021. Nessun passo indietro, commenta Tgcom, con il rinnovo di tutte le misure già in vigore a partire dal coprifuoco dalle 22 alle 5, le scuole superiori in didattica a distanza al 50% da lunedì e l’inasprimento delle soglie per accedere alle zone con restrizioni, introdotte con il decreto approvato mercoledì. Gli impianti sciistici non riapriranno almeno fino al 15 febbraio, nonostante alcuni presidenti chiedano che almeno nelle zone gialle sia consentita l'attività ai soli residenti. Chiuse anche palestre e piscine - anche se si continua a lavorare per consentire la ripresa almeno agli sport individuali nelle zone gialle - così come cinema e teatri.

Fino al 5 marzo, sarà in vigore la regola che consente una sola volta al giorno ad un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa. E sempre fino al 5 marzo sarà possibile spostarsi nelle regioni arancioni dai comuni con una popolazione non superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 km e mai verso i capoluoghi di provincia.

Per i bar e le attività commerciali che vendono bevande e alcolici, come le enoteche, scatta il divieto di vendita da asporto alle 18. Provvedimento fortemente criticato dalle Regioni: "Non porta vantaggi significativi sul piano della prevenzione e al contrario rischia di rappresentare un ulteriore fattore negativo di tensione sociale ed economica sui territori" ha detto il presidente della Conferenza Stato Regioni Stefano Bonaccini a nome di tutti i governatori.

Con il decreto viene introdotta la "zona bianca", in cui le uniche restrizioni sono il distanziamento e l'uso della mascherina. Ma i parametri per entrarci - 3 settimane consecutive di incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio basso - fanno sì che ci vorranno mesi prima che una regione possa averli.

Fonte = GUIDA VIAGGI 15/01/21