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Il negoziato. Via libera di Lupi a Etihad-Alitalia

Il negoziato. Via libera di Lupi a Etihad-Alitalia

01 Marzo 2014

Ieri pomeriggio Lupi è andato a Fiumicino nella sede Alitalia, per incontrare l'ad della compagnia del Golfo. Ufficialmente siè trattato solo uno scambio di idee sul dossier aperto da alcune settimane. In realtà Hogan, anche a nome degli emiri che detengono la proprietà del vettore, ha voluto sentire dalla viva voce di Lupi se l'esecutivo Renzi vedesse ancora di buon occhio l'ingresso di Etihada Fiumicino. Il neo premier, da parte sua, avrebbe dato la benedizione all'operazione confermando tutti gli impegni già presi da Enrico Letta.

L'accordo tra Alitalia e Etihad comincia quindi a delinearsi proprio mentre sullo sfondo si muovono due pedine fondamentali per la chiusura in positivo dell'acquisizione. Luca di Montezemolo - gradito agli emiri - succederà a Roberto Colaninno nella veste di presidente del nuovo gruppo aereo mentre l'ad sarà indicato dai nuovi padroni. Il secondo nome che si muove sulla scacchiera Alitalia è quello di Fabrizio Pagani, passato dal ruolo di consigliere per gli affari economici e internazionali di Enrico Letta a quello capo della segreteria tecnica del ministero dell'Economia guidato da Pier Carlo Padoan. Pagani è il "sarto" italiano dell'operazione, l'uomo che ha curato la rete di contatti con gli emiri, che non di certo amano cambi repentini nella gestione dei dossier delicati come questo.

Intanto James Hogan, dopo aver incontrato il nostro ministro dei Trasporti, resterà per alcune ore a Roma, secondo alcune fonti, per avere dai suoi 40 dirigenti e advisor di stanza nella Capitale un primo giudizio della due diligence avviata ai primi di febbraio e giunta oggi ad una fase decisiva. Così il sospirato annuncio di una trattativa in esclusiva tra le parti potrebbe arrivare a breve.

Restano però in sospeso le questioni legate al via libera sindacale al piano messo in piedi dall'attuale ad Gabriele Del Torchio. Mancano infatti all'appello 48 milioni di euro di risparmi che secondo Alitalia devono essere messi sul piatto dai lavoratori, soprattutto piloti e assistenti di volo, grazie a tagli fino al 20% degli stipendi e all'abolizione degli scatti di anzianità. Sulla questione le parti sono ancora distanti, in attesa di un'offerta ufficiale di Etihad che potrebbe riaprire la porta alla trattativa. - Fonte: Repubblica (di Lucio Cillis)