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Il mobile trascina l e-commerce in Italia: +100% nel 2014

Il mobile trascina l e-commerce in Italia: +100% nel 2014

Un mercato che non accenna a fermarsi

Continua ad aumentare l importanza dell e-commerce in Italia: nel 2014 la crescita è stata del 17% per un valore complessivo di 13,3 miliardi di euro. In questo scenario i device mobili sono sempre più protagonisti: le vendite via smartphone registrano un incremento del 100% e superano gli 1,2 miliardi di euro, pari al 9% dell e-commerce complessivo. Se si aggiungono quelle via tablet, l incidenza delle vendite da dispositivi mobili raggiunge il 20% del totale.

Il turismo

Sono questi i principali indicatori presentati dall Osservatorio e-commerce b2c promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm. Interessanti i numeri sul turismo che cresce ma non in proporzione rispetto agli altri settori: il segmento perde 2% ma si attesta comunque al 40% del mercato per un valore complessivo di 5,3 miliardi di euro. Le vendite da siti italiani sono riconducibili per il 70% a prodotti e per il 30% alla vendita di servizi.

Tra i primi spiccano abbigliamento e informatica ed elettronica di consumo, che contribuiscono alla crescita complessiva con circa 350 milioni di euro ciascuno. Tra i servizi emerge ancora il turismo, a cui è riconducibile un quarto della crescita totale, mentre restano sostanzialmente stabili gli altri settori (assicurazioni, ricariche telefoniche, biglietteria per eventi e i servizi venduti attraverso i siti di couponing). Il risultato è un incremento del peso dei prodotti sul totale che passa dal 40 al 45%: un passo verso la parità con i servizi, attesa per il 2015.

Le aziende e i web shopper

 Questo mercato è sempre più appannaggio delle dotcom prevalentemente straniere, come ad esempio Amazon, Booking.com, eBay ed Expedia che complessivamente pesano per il 54% delle vendite (oltre il 70% se consideriamo solo i comparti di prodotto) , afferma Alessandro Perego, responsabile scientifico dell Osservatorio.  Questa percentuale  spiega ancora il ricercatore  mette in luce le debolezze degli operatori tradizionali che ancora stentano a interpretare l online come un reale canale alternativo e che per questo non riescono a giocare un ruolo da protagonisti .

Nell ultimo anno, in Italia, gli acquirenti online hanno superato i 16 milioni: quelli abituali, ossia quelli che effettuano almeno un acquisto al mese, sono circa 10 milioni e generano il 90% del valore dell e-commerce. Quelli sporadici, invece, sono 6 milioni e in media spendono 1.000 euro l anno. Cruciale, anche in questo mercato il fattore prezzo:

 Anche per il 2014, il fattore determinante nell indurre i web shopper all acquisto online è il vantaggio di prezzo nei confronti dei canali tradizionali. La forte sensibilità dei clienti al prezzo ha come ovvia conseguenza una competizione molto agguerrita, potenzialmente pericolosa per la sostenibilità del business di molti operatori , ha dichiarato Riccardo Mangiaracina, responsabile della ricerca dell Osservatorio e-commerce. - Fonte: Guida Viaggi sito web