Il ministro Garavaglia e il piano in 8 punti per rilanciare l’Italia
Un piano in otto punti per rilanciare già da quest’estate il turismo in Italia, che il ministro Massimo Garavaglia ha definito la ‘Vacanze spa’.
Il titolare del dicastero ha illustrato la sua strategia in audizione in Parlamento, con l’obiettivo di far “riaprire il turismo dopo Pasqua e poi non chiudere più”.
Fra gli highlights, l’estensione del Superbonus al 110% per i lavori di efficientamento agli alberghi, il passaporto sanitario, un gioco di squadra con regioni e comuni per promuovere il brand Italia.
Il piano
Al primo punto Garavaglia mette l’organizzazione: "Siamo un ministero nuovo, il punto essenziale è essere operativi subito. La nuova struttura lavorerà per distribuire nel modo più equo e veloce possibile le risorse a disposizione”. Anche per questo il ministro pensa alla riattivazione del Comitato permanente per la promozione del turismo destinato a diventare una sorta di stanza dei bottoni in grado da fungere come organo di rappresentanza collettivo e ha passato le prime settimane in ascolto di tutta la filiera e delle parti istituzionali coinvolte. Per evitare la frammentazione, il ministro non pensa a nuove riforme costituzionali, ma a un lavoro di coordinamento a livello centrale e a un miglioramento nel rapporto con regioni e comuni.
Per ripartire il turismo italiano ha bisogno di sicurezza. "Esistono protocolli efficaci che rendono possibile riaprire con tranquillità anche nella situazione attuale" ha detto Garavaglia, che ha aggiornato anche sul tema Green Pass: "Entro il mese arriveranno i risultati da Bruxelles".
Sul tema degli aiuti alle imprese, in ministro ha ricordato come in cassa ci siano risorse importanti che sono ancora da distribuire, come i 230 milioni per agenzie e tour operator. Il bonus vacanze è stato usato solo per 840 milioni sui 2,4 miliardi. “Oggi - ha spiegato - l'industria delle vacanze ha bisogno di comprare tempo. Vanno tenute in vita più aziende possibili e bisogna rafforzare patrimonialmente le imprese, allungando le scadenze sui debiti come quelli legati al decreto liquidità e aiutando a qualificare l'offerta". Ecco perché il Ministero del Turismo sta lavorando per inserire nella parte di Pnrr di sua competenza una estensione del superbonus al 110% alle strutture alberghiere, slegandolo dai lavori di efficientamento energetico per collegarlo ad esempio a quelli anti-incendio.
Sugli aiuti più immediati l'intervento è molteplice. Garavaglia ha ricordato che i nuovi ristori supereranno le logiche dei codici Ateco e saranno dunque rivolti a tutti. Tra gli interventi proposti, l'estensione temporale dei prestiti erogati con il supporto pubblico del decreto Liquidità e forme di garanzia per consentire l'accesso al credito anche ai soggetti in maggiori difficoltà. "Non saranno solo interventi sul debito - ha detto - ma anche di rafforzamento patrimoniale delle nostre aziende".
Obiettivo forte è promuovere il brand Italia anche attraverso un piano per digitalizzare tutta la filiera. Garavaglia pensa a qualcosa "di più di un portale" statale: un ecosistema digitaledestinato a fare da aggregatore a tutte le offerte, anche quelle territoriali e dei privati. In sostanza dovrebbe essere un aggregatore di tutti i portali e le applicazioni che riguardano il turismo. Una vetrina che dia anche la possibilità di prenotare e programmare le proprie vacanze Made in Italy.
Fonte = TTG ITALIA 17/03/21
Il titolare del dicastero ha illustrato la sua strategia in audizione in Parlamento, con l’obiettivo di far “riaprire il turismo dopo Pasqua e poi non chiudere più”.
Fra gli highlights, l’estensione del Superbonus al 110% per i lavori di efficientamento agli alberghi, il passaporto sanitario, un gioco di squadra con regioni e comuni per promuovere il brand Italia.
Il piano
Al primo punto Garavaglia mette l’organizzazione: "Siamo un ministero nuovo, il punto essenziale è essere operativi subito. La nuova struttura lavorerà per distribuire nel modo più equo e veloce possibile le risorse a disposizione”. Anche per questo il ministro pensa alla riattivazione del Comitato permanente per la promozione del turismo destinato a diventare una sorta di stanza dei bottoni in grado da fungere come organo di rappresentanza collettivo e ha passato le prime settimane in ascolto di tutta la filiera e delle parti istituzionali coinvolte. Per evitare la frammentazione, il ministro non pensa a nuove riforme costituzionali, ma a un lavoro di coordinamento a livello centrale e a un miglioramento nel rapporto con regioni e comuni.
Per ripartire il turismo italiano ha bisogno di sicurezza. "Esistono protocolli efficaci che rendono possibile riaprire con tranquillità anche nella situazione attuale" ha detto Garavaglia, che ha aggiornato anche sul tema Green Pass: "Entro il mese arriveranno i risultati da Bruxelles".
Sul tema degli aiuti alle imprese, in ministro ha ricordato come in cassa ci siano risorse importanti che sono ancora da distribuire, come i 230 milioni per agenzie e tour operator. Il bonus vacanze è stato usato solo per 840 milioni sui 2,4 miliardi. “Oggi - ha spiegato - l'industria delle vacanze ha bisogno di comprare tempo. Vanno tenute in vita più aziende possibili e bisogna rafforzare patrimonialmente le imprese, allungando le scadenze sui debiti come quelli legati al decreto liquidità e aiutando a qualificare l'offerta". Ecco perché il Ministero del Turismo sta lavorando per inserire nella parte di Pnrr di sua competenza una estensione del superbonus al 110% alle strutture alberghiere, slegandolo dai lavori di efficientamento energetico per collegarlo ad esempio a quelli anti-incendio.
Sugli aiuti più immediati l'intervento è molteplice. Garavaglia ha ricordato che i nuovi ristori supereranno le logiche dei codici Ateco e saranno dunque rivolti a tutti. Tra gli interventi proposti, l'estensione temporale dei prestiti erogati con il supporto pubblico del decreto Liquidità e forme di garanzia per consentire l'accesso al credito anche ai soggetti in maggiori difficoltà. "Non saranno solo interventi sul debito - ha detto - ma anche di rafforzamento patrimoniale delle nostre aziende".
Obiettivo forte è promuovere il brand Italia anche attraverso un piano per digitalizzare tutta la filiera. Garavaglia pensa a qualcosa "di più di un portale" statale: un ecosistema digitaledestinato a fare da aggregatore a tutte le offerte, anche quelle territoriali e dei privati. In sostanza dovrebbe essere un aggregatore di tutti i portali e le applicazioni che riguardano il turismo. Una vetrina che dia anche la possibilità di prenotare e programmare le proprie vacanze Made in Italy.
Fonte = TTG ITALIA 17/03/21