Il ministro Franceschini: "Moltiplicare gli attrattori turistici"
Due miliardi di interventi finanziati sui beni culturali. Ora priorità il Sud: portare i turisti internazionali e investire su alta velocità e aeroporti
"L'obiettivo ora è governare la crescita in maniera intelligente. Dobbiamo moltiplicare gli attrattori turistici internazionali per attrarre un turismo che non sia mordi e fuggi e che sia invece un turismo delle eccellenze".
È stato il ministro dei Beni culturali e del turismo Dario Franceschini a ribadirlo a Berlino. Il ministro è a Itb e ha inaugurato lo stand Enit insieme al consigliere Fabio Lazzerini e a Oscar Farinetti, patron di Eataly e della novità Fico. Nella strategia di promuovere anche l'Italia più nascosta resta prioritario un mercato come la Germania, che conferma la propria centralità per il nostro Paese, con oltre 53 milioni di presenze che da sole fanno il 28% del totale e registrano una crescita della spesa del 5%. Ma non si guarda naturalmente solo alla Germania, bensì anche ai flussi extra Ue, per i quali l'Italia è la prima destinazione in area Schenghen, e ai cittadini di quei Paesi che ancora non viaggiano ma per i quali il Belpaese è in cima ai desiderata. Per tutti, una sfida.
"Abbiamo l'esigenza di moltiplicare i luoghi italiani che attraggono il turismo internazionale. Quindi stiamo facendo un lavoro sulle città d'arte, sui borghi, sui Cammini che l'anno scorso hanno avuto un'esplosione dal punto di vista dei numeri. Lavorare sulla forza dell'Italia come museo diffuso", ha ribadito a Guida Viaggi il ministro. Concretamente in cosa si tradurrà? Siamo partiti da un intervento sui beni culturali che partiva da 35 mln di euro e adesso siamo a quasi 2 mld di interventi finanziati. Ci sono alcune regioni italiane in cui c'è un potenziale di crescita forte".
Ma c'è ancora molto da fare per il Mezzogiorno, che rimane ai margini dei grossi flussi internazionali: solo il 15% dei turisti stranieri arriva a Sud di Roma. Sarà una priorità prumuovere il mezzogiorno, "sostenere le amministrazioni che investono nel turismo e migliorare il sistema infrastrutturale. Oggi l'alta velocita' arriva fino a Salerno. Ci sono altre opere strategiche che seguiranno, sul sistema aeroportuale, sul portare l'alta velocità in Sicilia e sulla dorsale adriatica. Nel frattempo ci sono tutte le condizioni per la crescita". m.t. - Fonte: Guidaviaggi.it