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Il Mezzogiorno ha quattro grandi talenti da investire

Il Mezzogiorno ha quattro grandi talenti da investire

01 Febbraio 2014

Infatti, nell'economia del Meridione ci sono nuclei di forza significativi su cui fare leva. Non ci riferiamo solo all'agricoltura e al turismo, ma anche alla portualità e alla logistica, nonché a importanti comparti di industria manifatturiera, sia di piccola e media impresa sia, soprattutto, di grande impresa. Lo stesso confronto europeo evidenzia come il Sud abbia i numeri per poter contare nell'economia continentale. Il recente convegno sul Mezzogiorno promosso a Roma il 23 ottobre scorso da Fondazione Edison ed Accademia Nazionale dei Lincei ha messo in evidenza come nel 2010 il valore aggiunto manifatturiero del Mezzogiorno d'Italia sia stato pari complessivamente a 28,8 miliardi di euro.

Si tratta di un valore superiore a quello detenuto nella manifattura da intere nazioni come la Finlandia (27,1 miliardi), la Romania (26,9 miliardi), la Danimarca (23,2 miliardi), il Portogallo (20,2 miliardi) e la Grecia (19,4 miliardi). Nonostante il forte indebolimento che la crisi ha prodotto nel nostro tessuto industriale, l'Italia resta un grande paese manifatturiero ed esportatore e, come evidenziano le ricerche di SRM (Studi e Ricerche Mezzogiorno) anche il Sud fa la sua parte, spesso dimenticata: il 31% dell'export del settore aeronautico, il 17% dell'export del settore automotive, il 18% dell'export dell'agroalimentare e il 13% dell'export farmaceutico nazionale è realizzato in stabilimenti e da imprese del Mezzogiorno.

Con 3,3 miliardi di euro nel 2010, il Meridione si colloca inoltre al 2° posto dopo la Spagna nella classifica europea relativa al valore della produzione di ortaggi (ai prezzi base). È al secondo posto nell'Europa occidentale per quanto riguarda la produzione di frutta fresca (790 milioni di euro), dopo la Spagna (2.660 milioni). Nel 2012 i pernottamenti di turisti stranieri nel Mezzogiorno d'Italia hanno toccato i 23,7 milioni, numero al di sopra di quelli registrati da altre ben note macro-regioni turistiche europee quali la Provenza-Costa Azzurra + Corsica, che assieme rilevano 20,7 milioni di pernottamenti, e Creta con 19,9 milioni. La portualità e la logistica possono inoltre avere un ruolo cruciale per il Sud nel quadro del crescente peso delle economie del Mediterraneo e dell'aumento dei flussi di interscambio.

Manifattura, portualità e logistica, agricoltura e turismo sono i quattro pilastri su cui si può fondare il rilancio economico del Mezzogiorno e a cui Il Sole 24 Ore dedicherà due puntate a partire da oggi. Per capire come poter integrare di più il Sud nell'Italia e in Europa e rendere così più forte la stessa Italia in Europa. Se il Mezzogiorno riuscisse a liberarsi,in un contesto di solidarietà creativa nazionale, dei limiti istituzionali e sociali che lo vincolano, l'Italia diverrebbe davvero una potenza economica continentale. - Fonte: Il Sole 24 Ore (di Alberto Quadrio Curzio e Marco Fortis)