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Il manifesto per il rilancio

Il manifesto per il rilancio

Ecco il manifesto, che fa leva sull'attuazione delle misure indicate dall'ex ministro Gnudi e sull'erogazione delle risorse assegnate allo sviluppo: reti di impresa (sono immediatamente disponibili 8 milioni di euro), buoni vacanze (5 milioni di euro), fondazione per l'alta formazione (2 milioni di euro per gli anni 2014-2015, oltre ai 2 milioni del 2013), risorse dei fondi strutturali 2007-2013 per le Regioni ad obiettivo Convergenza (Calabria, Puglia, Sicilia, Campania). "In questi ultimi mesi - aggiunge Cirillo qualche segnale dal governo è arrivato: sono stati stanziati 100 milioni di euro per i contratti di sviluppo gestiti dal ministero dello Sviluppo economico; deducibilità dell'Imu del 20% sui beni strumentali delle imprese. Ora bisogna fare di più". I punti su cui lavorare:

1) Imposta di soggiorno: trasformazione dell'imposta di soggiorno in contributo di scopo per il turismo. L'80% degli introiti resta ai comuni per politiche locali in materia di turismo, per i servizi turistici, per interventi di manutenzione e recupero dei beni culturali; una quota pari al 10% degli introiti destinata all'Enit per politiche di promocommercializzazione e una quota pari al 10% da destinare alle regioni per finanziare interventi in materia di turismo.

2) Visti turistici: dovrà essere rafforzata la collaborazione tra l'Enit e la Farnesina per il rilascio dei visti turistici, ricorrendo a strumenti informatici per la loro emissione; bisogna evitare l'eccessiva esternalizzazione dei servizi di raccolta dati per l'emissione dei visti che ha causato un aumento eccessivo dei costi. Occorre razionalizzare il sistema aeroportuale per orientarlo allo sviluppo dei flussi previsti in crescita.

3) Alberghi e agenzie di viaggi: per le ristrutturazioni edilizie degli alberghi, sarebbe da prevedere una defiscalizzazione degli investimenti fino ad un massimo di 200.000 euro. La crisi ha rallentato e in molti casi bloccato gli investimenti in innovazione e riqualificazione delle strutture ricettive. Aumentare dal 20% al 50% la deducibilità dell'Imu sui beni strumentali. Al fine di ampliare l'ambito di operatività del Fondo di garanzia per i turisti previsto dal Codice del turismo bisogna estendere l'operatività ai casi di annullamento generalizzato dei pacchetti di viaggio dovuti a causa di forza maggiore connessi a calamità naturali, crisi politiche e alla biglietteria aerea.

4) Fondo nazionale per i prodotti turistici e circuiti di eccellenza: costituzione di un fondo nazionale per la valorizzazione dei prodotti turistici non inferiore a 70 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014-2015-2016 per finanziare politiche di prodotto legate a circuiti interregionali di eccellenza.

5) Concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo: occorre risolvere i principali problemi che attualmente riguardano il rilascio e il rinnovo delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo salvaguardando le imprese balneari italiane, rivedendo anche il sistema dei canoni. I maggiori introiti previsti dalla rivisitazione dei canoni rispetto ai 102 milioni attuali potrebbero alimentare un fondo nazionale per la salvaguardia ambientale delle coste. - Fonte: Guida Viaggi (di Laura Dominici)