Il grande appeal del Giappone
TOKYO - Il Giappone sta diventando una meta di grande appeal per i turisti italiani. A confermarlo è il presidente del Jnto, Ryoichi Matsuyama, che sottolinea come dagli 80 mila italiani registrati nel 2014 si dovrebbe quest'anno passare ai 100 mila.
«L'obiettivo è quello di arrivare ad accogliere 300 mila italiani all'anno». A PAGINA 10 TOKYO - Gli italiani hanno scoperto il Giappone. Certo, non in massa, se è vero che l'obiettivo del Japan National Tourism Organization (Jnto) per il 2015 è tagliare il traguardo di quota 100 mila italiani ospitati. Ma è altrettanto vero che una cifra del genere, qualche anno fa, era impensabile: nel 2012 i viaggiatori italiani nel Paese del Sol Levante erano stati poco più di 50 mila, lo scorso anno sono arrivati a 80 mila (+20% sul 2013). Un trend che si sta ulteriormente rafforzando: nei primi cinque mesi del 2015 il Giappone ha accolto 36 mila italiani (+24% sullo stesso periodo del 2014), il che rende credibile il raggiungimento di quota 100 mila.
«Siamo felici di questa netta crescita, oggi per noi l'Italia è il quarto mercato europeo dopo Regno Unito (220 mila turisti nel 2014), Francia (180 mila) e Germania (140 mila)» commenta Ryoichi Matsuyama, presidente de! Jnto, giunto a Milano per toccare con mano i primi frutti dei recenti investimenti (il padiglione a Expo, il Salone del Giappone nel cuore di Milano, l'incarico all'agenzia Open Mind Consulting di tessere rapporti più stretti per conto di Jnto con tour operator, agenzie di viaggio e stampa specializzata). Lavoro che inizia a pagare, ma la strada è ancora lunga: «L'obiettivo ha sottolineato il viceministro del turismo Keisuke Suzuki durante il Japan Day - è arrivare ad accogliere almeno 300 mila italiani all'anno». Cifra che colmerebbe di parecchio l'attuale, enorme, divario tra incoming e outgoing sull'asse ItaliaGiappone: «L'anno scorso 450 mila giapponesi hanno visitato l'Italia spiega Matsuyama -, un numero sei volte maggiore degli italiani giunti in Giappone. E' una sproporzione incredibile, che dobbiamo ridimensionare al più presto». Ma c'è un altro gap da annullare, attorno al quale si gioca la seconda grande sfida che attende il Jnto: trasformare il Giappone da meta ideale a meta reale.
«Siamo il secondo Paese al mondo nella classifica delle destinazioni turistiche più sognate - sottolinea Matsuyama -, ma solo il ventiduesimo per numero di visitatori. Il motivo? Una percezione distorta della realtà: tutti pensano che il Giappone sia caro, lontano da raggiungere e difficile da visitare per via della barriera linguistica, ma non è così. A Tokyo si può pranzare con dieci euro, muoversi per il Paese è facilissimo e l'inglese è parlato abitualmente». Concetti che l'ente cercherà di inculcare nella testa degli addetti ai lavori con una serie di attività pianificate a breve in Italia: fam trip, supporto diretto ad agenzie di viaggio e tour operator, investimenti pubblicitari, partecipazione alle fiere di settore, roadshow, campagne informative online. Lavoro di cui si occuperà Open Mind Consulting, in attesa che il Jnto apra una sua sede anche in Italia: «Fino a ora non ci conveniva commenta Matsuyama -, ma se i turisti italiani continueranno a crescere con queste percentuali ne riparleremo presto...».
20 min Turisti attesi nel 2020 13,4 min Visitatori totali nel 2014 80.000 Turisti italiani nel 2014 Foto: Vogliamo trasmettere le reali potenzialità del Paese Ryoichi Matsuyama Di S.G. - Fonte: Travel Quotidiano