IL grand tour oggi è di massa, ma i ricchi sanno cosa fare
Dall'estate del 2014 il dollaro si è rivalutato del 25 per cento rispetto all'euro e questo spiega perché gli americani stanno tornando in Europa. Quasi tutti scelgono l'opzione crociera «culturale».
Le navi attraccano nei porti e i croceristi raggiungono le bellezze artistiche del Vecchio continente in autobus, per poi tornare in cabina in serata, il tutto per poche migliaia di dollari. Si tratta della versione povera e di massa del Gran Tour, la visita alla bellezze artistiche italiane che in passato solo i ricchi aristocratici europei potevano permettersi.
Al Louvre e agli Uffizzi, per esempio, le vendite dei biglietti d'ingresso sono già salite del 60 per cento rispetto alla scorsa estate, mentre i visitatori della Torre Eifel sono cresciuti del 170 per cento. Per far fronte alle nuove orde di turisti i musei si stanno attrezzando. Il Rijksmuseum di Amsterdam ha speso 375 milioni di euro per permettere a 5 milioni di visitatori di varcare ogni anno il suo ingresso. Il Louvre, che nel 2012 ha toccato il record con 9,7 milioni di visite, sta progettando di spendere 54 milioni di euro per portare la capacità di assorbimento a 14 milioni. Naturalmente godersi l'arte circondati da folle di turisti che scattano foto con i telefonini può non essere una bella esperienza, ma per i super ricchi c'è l'opzione della visita privata. Con 2000 dollari a testa si può visitare la Cappella Sistina nell'orario di chiusura serale; 15mila euro aprono le porte degli Ufzi a 100 persone, nel prezzo è incluso un cocktail sulla terrazza; il Louvre invece fa pagare 10mila euro ogni 10 persone per le visite private serali. Nulla è dunque cambiato dai tempi del Grand Tour, l'accesso all'arte e alla cultura costa molto caro. Di L. N. - Fonte: Il Venerdì di Repubblica