Il Giappone riapre: primi turisti dall’estero a giugno
Tempo di riaperture anche per l’Asia. Il Giappone, secondo il quotidiano economico Nikkei Shinbun, potrebbe iniziare a riammettere i turisti stranieri da giugno. Il governo nipponico prenderà la decisione finale sulla revoca del divieto di visti turistici tra due settimane, quando sarà noto il bilancio delle infezioni da Covid durante le vacanze della Golden Week, periodo di festa in cui molte aziende hanno concesso le ferie ai propri dipendenti.
Tra le opzioni al vaglio, il via libera iniziale solo ai tour di gruppo, più facili da gestire per le autorità, anche alla luce del maggiore controllo garantito da t.o. e agente di viaggi.
Verrà anche aumentato il limite massimo di ingressi autorizzati al giorno: dagli attuali 10.000 a un totale di 20.000.
Ad oggi, gli stranieri possono entrare in Giappone solo per affari e altri scopi limitati, con la supervisione della società o organizzazione a cui appartengono. Chi ha ricevuto tre dosi di vaccino e risulta negativo al Covid non è obbligato ad alcuna quarantena. Prassi che dovrebbe valere anche per il leisure. Unica eccezione: non sono riconosciuti i vaccini prodotti in Cina, per cui i “cugini cinesi” avranno ancora difficoltà a entrare in Giappone.
Sul fronte dei collegamenti, sarebbe già prevista la concessione alle compagnie aeree di maggiori slot internazionali di atterraggio e decollo man mano che i turisti inizieranno a tornare nel Paese.
Il numero di turisti stranieri che arrivavano in Giappone aveva iniziato ad aumentare in maniera consistente dal 2013. Nel 2019, il Paese del Sol Levante aveva raggiunto quota 31,88 milioni di turisti, con introiti per 46,1 miliardi di dollari, tanto da portare la destinazione al settimo posto nel mondo in termini di ricavi provenienti dal turismo estero.
Il Covid ha azzerato quasi del tutto l’industria dei viaggi, mandando in forte crisi gli operatori del settore, che solo ora intravedono un importante spiraglio di sopravvivenza.
Fonte = L'AGENZIA DI VIAGGI 09/05/22