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Il decreto Cultura passa al Senato

Il decreto Cultura passa al Senato

30 Luglio 2014

Arrivano, dunque, al traguardo i crediti di imposta studiati per dare ossigeno al patrimonio, allo spettacolo e alla rete alberghiera, così come gli interventi per velocizzare il Grande progetto Pompei, per restituire la Reggia di Caserta alla propria vocazione culturale, per contrastare il degrado dei luoghi d'arte, per dare un manager ai grandi musei, per rifondare l'Enit.

La legge - voluta dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini («Finalmente anche in Italia ci sono strumenti fiscali adeguati per sostenere la cultura e rilanciare il turismo», ha affermato) e che arriva dopo quella varata nell'estate scorsa dall'ex ministro Massimo Bray, rimasta in larga parte inattuata - si contraddistingue per gli incentivi fiscali studiati per aiutare la cultura e il turismo. La leva più potente è quella definita artbonus, ovvero un credito d'imposta del 65% per il 2014 e 2015 e del 50% per il 2016 riconosciuto a chi finanzia la conservazione del patrimonio pubblico e sostiene le attività artistiche. Durante l'iter parlamentare l'agevolazione è stata estesa ai soggetti concessionari o affidatari di beni culturali pubblici.

Altro credito d'imposta è quello concesso al turismo. In questo caso il bonus fiscale scende al 30% e interessa sia gli interventi di digitalizzazione sia di riqualificazione (ristrutturazione, eliminazione delle barriere architettoniche, incremento dell'efficienza energetica, acquisto di mobili) degli esercizi ricettivi.

Ci sono, infine, le agevolazioni concesse al cinema. In questo caso si tratta di benefici già esistenti che vengono aumentati - passa da 5 milioni a dieci il tax credit riconosciuto ai film stranieri girati in Italia con manodopera italiana e da 100 a 115 milioni, a partire dal 2015, la dote per i bonus fiscali di cui possono beneficiare cinema e audiovisivo - e di un altro introdotto durante il passaggio parlamentare. Quest'ultimo è il credito d'imposta del 30% a cui sono ammesse, fino a un massimo di 100mila euro e comunque nei limiti di un budget di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2018, le sale cinematografiche in attività almeno dal 1° gennaio 1980.

Sempre in tema fiscale, c'è un'altra novità inserita durante l'esame del provvedimento alla Camera: si tratta dell'istituzione di una commissione che dovrà esaminare la disciplina del tax free shopping, ovvero l'esonero dalle imposte degli acquisti fatti in Italia da turisti extra-Ue, per individuare risorse da destinare alla promozione del turismo.

Altre novità scaturite dal dibattito parlamentare riguardano il riconoscimento dello status di start-up innovative anche alle società che intendono promuovere il turismo attraverso tecnologie e software originali, la possibilità di far riesaminare i pareri dei soprintendenti da apposite commissioni di garanzia formate da personale del ministero, le misure per agevolare l'occupazione di giovani nei beni culturali. A tal riguardo è stata riscritta la norma del Dl che consente di impiegare con contratti a tempo determinato professionisti fino a 40 anni (prima il limite era 29 anni) da impiegare nella tutela e valorizzazione dei luoghi d'arte. Sempre per favorire l'occupazione giovanile si possono concedere a cooperative e associazioni costituite da soggetti fino a 40 anni (il Dl poneva il limite dei 35 anni) beni pubblici (cantoniere, caselli, stazioni ferroviarie e marittime, fortificazioni, fari) per la realizzazione di percorsi pedonali, ciclabili, equestri, mototuristici, fluviali e ferroviari.

Nel dettaglio

I contenuti del Decreto cultura

L'ARTBONUS

Credito d'imposta del 65% nel 2014 e 2015, del 50% nel 2016 sulle erogazioni liberali a favore di interventi culturali (restauro del patrimonio, sostegno della lirica e di altre istituzioni). Possono accedere al bonus fiscale le persone fisiche (nei limiti del 15% del reddito imponibile) e le imprese (il limite è il 5 per mille dei ricavi annui e utilizzano il credito in compensazione). Il bonus deve essere ripartito in tre quote annuali di pari importo.

IL GRANDE PROGETTO POMPEI

Iter procedurali più snelli per cercare di recuperare il grave ritardo accumulato nella sistemazione di Pompei grazie ai 105 milioni di euro in gran parte messi a disposizione dalla Ue e che devono essere spesi entro fine dell'anno prossimo. Tra le altre misure, più poteri al direttore (il generale dei Carabinieri Giovanni Nistri) e innalzamento a 1,5 milioni (erano 3 nel Dl) della soglia per ricorrere alla procedura negoziata.

LA REGGIA DI CASERTA

Entro fine anno la Reggia di Caserta deve aver chiaro il proprio destino. Ovvero, sapere che gli attuali "inquilini" (come l'Aeronautica militare) andranno da altre parti e così tutto il sito ritornerà ad avere una vocazione culturale (al momento, solo il 20% degli spazi è destinato a tale scopo). Compito a cui è stato preposto un commissario, che avrebbe dovuto essere nominato entro fine giugno e invece ancora non è arrivato.

LA LIRICA

L'impianto per far uscire dal pantano dei bilanci in rosso la quasi totalità delle fondazioni lirico-sinfoniche è quello disegnato dal Dl 91/2013, con alcune correzioni. Tra le altre - si tratta di modifiche volute dal Parlamento - gli enti lirici possono ricorrere alla transazione fiscale (pagamento parziale o dilazionato dei tributi) e viene istituito un tavolo tra fondazioni, banche e Cassa depositi e prestiti per far fronte ai debiti.

IL CINEMA

Vecchi crediti d'imposta rimpolpati (da 5 milioni a 10 quello per le pellicole straniere girate in Italia) da 110 a 115, a partire dal 2015, quello per cinema e audivisivo. Si aggiunge il credito d'imposta del 30% per riammodernare le sale cinematografiche storiche (in attività almeno dal 1° gennaio 1980). Il bonus è riconosciuto per il 2015 e 2016 fino a un massimo di 100mila euro per intervento e si spalma in tre anni.

IL TURISMO/1

Credito d'imposta del 30% dal 2014 al 2016 per digitalizzare le strutture ricettive (beneficio esteso ad agenzie di viaggi e tour operator). Tetto di 12.500 euro per intervento e dote di 15 milioni annui. Credito analogo per riqualificare gli alberghi esistenti al 1° gennaio 2012 (tetto di 200mila euro, budget da 20 a 50 milioni). Qualifica di start up innovative alle imprese che promuovono il turismo attraverso le tecnologie. Scia per le attività turistiche.

IL TURISMO/2

Riforma dell'Enit, che viene commissariato, e soppressione di Promuovi Italia. Inoltre, adozione, entro fine anno, del Piano straordinario della mobilità turistica, con la possibilità di affidare a cooperative e associazioni di giovani fino a 40 anni in concessione per 9 anni (rinnovabili per altri 9) beni pubblici (fari, case cantoniere, fortificazioni, ecc.) per la creazione di circuiti pedonali, fluviali, ciclabili, equestri, mototuristici e ferroviari.

I MUSEI

I poli museali rafforzano l'indipendenza e possono essere trasformati in soprintendenze con autonomia scientifica, finanziaria, contabile e amministrativa. In tali strutture il soprintendente sarà affiancato da un manager con compiti di valorizzazione del bene. I grandi musei diventano uffici dirigenziali (il regolamento di riorganizzazione ne ha individuati 20) e il direttore può essere scelto con selezione pubblica anche all'esterno del ministero. - Fonte: Il Sole 24 Ore (di Antonello Cherchi)