Il decreto adesso c'è
Ma c'è anche un altro credito d'imposta - sempre del 30%, cumulabile con il primo - per la ristrutturazione del patrimonio alberghiero, che in alcuni casi sconta quella che Franceschini non esita a definire «un'arretratezza che porta spesso l'Italia fuori mercato». Per accedere a questa agevolazione è stato studiato un apposito schema che terrà conto delle dimensioni dell'albergo, del numero di camere e dei loro metri quadrati. L'esecutivo ha anche annunciato la nomina di un commissario per riorganizzare l'Enit, la liquidazione di Promuovitalia e un Commissario Straordinario per la Reggia di Caserta.
«L'Enit oggi è inadeguata per le esigenze del turismo italiano - ha dichiarato il ministro del Mibact - Da qui la decisione di nominare un commissario che procederà alla liquidazione di Promuovi Italia e alla riorganizzazione dell'Agenzia. L'obiettivo è creare uno strumento di promozione turistica adeguato ed efficiente rispetto alle esigenze dei mercati internazionali». Nel decreto turismo c'è anche una parte dedicata al progetto Pompei che «ha accumulato anni di ritardi». Nel testo sono previste misure che, senza toccare i controlli di trasparenza e legalità, accelerino la progettazione anche con l'assunzione di 20 progettisti. Una voce riguarda il tax credit, che adesso raddoppia da 5 a 10 milioni di euro.
«Vogliamo reimpostare il rapporto tra privati e beni culturali, in un percorso di consultazione con le associazioni e il mondo della cultura e con un supporto alle imprese turistiche», ha detto Franceschini, secondo cui il decreto «favorirà l'innovazione e la riqualificazione dell'offerta turistica». E ha aggiunto: «Investiamo sulla bellezza e sulla storia per attrarre turisti e investimenti, in particolare dai Paesi emergenti, dove l'Italia ha ancora un'immagine forte». - Fonte: L'Agenzia di Viaggi