il caso. Concorrenza e maxi sconti Così il turismo fluviale è diventato un sogno di massa
03 Giugno 2015
I lenti viaggi solcando le acque dei fiumi sono sempre stati molto apprezzati in Cina: da poeti e aristocratici, ieri, e dalle masse di turisti, oggi, che riempiono le navi da crociera che a centinaia lo navigano, in entrambe le direzioni. La Cina ha «scoperto» i viaggi per relax e divertimento e l'intero Paese sembra sempre sul punto di partire.
Viaggi organizzati in autobus e treno, crociere, visite alle città famose e alle loro specialità gastronomiche, vedono gruppi di decine di persone seguire una guida che sventola una bandierina di riconoscimento, con i cappellini colorati in testa e l'aria un po' spaesata e divertita. Spesso a iscriversi a queste gite - a Hong Kong a mangiare il pesce, a Xi'an ad ammirare i guerrieri di terracotta o lungo lo Yangtze per vedere i paesaggi più famosi della Cina sono pensionati, con tempo a disposizione ma pochi soldi, spesso mandati in vacanza dai figli, felici di sapere che i genitori anziani sono occupati per qualche giorno a fare qualcosa di nuovo e spensierato.
L'invenzione dell'ozio Il fenomeno però è recente, visto che un tempo la Cina ancora non viaggiava, perché più povera e sprofondata fino al ginocchio in campagne «politiche» spesso assurde e crudeli. Oggi, pur restando contenuti, i redditi sono aumentati ed esiste finalmente il «tempo libero», prima fagocitato dalla mobilitazione politica obbligatoria. Ora il turismo interno è in piena esplosione in tutta la Cina e le crociere sul solo Yangtze lo scorso anno hanno attratto quasi un milione di turisti. Le navi da crociera a quattro piani che fanno il viaggio sullo Yangtze attraversano le suggestive Tre Gole e costeggiano l'enorme diga che le blocca, quel controverso muro di mattoni costruito per generare energia idroelettrica che costituisce oggi una delle imprese ingegneristiche più spettacolari davanti a cui si possa navigare. L'avventura di una vita Per quanto le navi non siano delle più nuove e le correnti vadano anche molto veloci, le crociere sullo Yangtze avevano causato finora un numero di incidenti sparuto: un incendio, due naufragi, senz'altro tragici ma incomparabili a quanto avvenuto.
Una crociera sullo Yangtze, sogno di tutti i cinesi, è dunque considerata un'avventura sicura, anche se le agenzie turistiche che le propongono sonno pronte a farsi la guerra più feroce sui prezzi andando pericolosamente al ribasso. La Eastern Express, per esempio, portava in viaggio centinaia di persone che avevano comprato un pacchetto tutto compreso per 13 giorni, che avrebbe dovuto portarli da Nanjing fino a Chongqing, per 998 yuan - 145 euro, un prezzo fin troppo contenuto anche per la Cina. Gara al ribasso Ora che la tragedia è avvenuta si dice che molte delle aziende che organizzano crociere riescono a falsificare i dati delle ispezioni di sicurezza, o per assicurarsi che il numero di giubbotti salvagente non sia mai inferiore a quello previsto per legge li tengano sottochiave nelle stive. Su questo, i dati sono scarsi, e solo pochi dettagli emergeranno nelle prossime settimane. Quello che invece si sapeva era che una gita sullo Yangtze costituiva uno dei regali più ambiti e accessibili per gli anziani, che non avevano avuto la fortuna di vivere nella Cina dei viaggi e del superfluo.
145 euro Il prezzo che alcune compagnie fanno per una crociera di 13 giorni.
Il turismo interno è in piena esplosione in tutta la Cina e le crociere sul solo Yangtze lo scorso anno hanno attratto quasi un milione di turisti. Di I. M. S. - Fonte: La Stampa