Il Bonus Vacanze sarà digitale: le linee guida del Fisco
Sarà esclusivamente in formato digital (a breve verrà predisposta un’app) e per richiederlo bisognerà essere in possesso di un’identità Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o della carta d’identità elettronica. Sono queste le linee guida che l’Agenzia delle Entrate ha individuato per ottenere il tax credit vacanze (o Bonus Vacanze) inserito dal governo Conte nel decreto Rilancio, offrendo un contributo fino a 500 euro da utilizzare per soggiorni in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast in Italia.
LE DRITTE PER I VIAGGIATORI. Potranno ottenere il cosiddetto Bonus Vacanze – che può essere richiesto e speso dal 1° luglio al 31 dicembre prossimi – i nuclei familiari con Isee fino a 40mila euro. Per il calcolo dell’Isee è necessaria la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare; l’importo del bonus sarà modulato secondo la numerosità del nucleo familiare: 500 euro per tre o più persone; 300 euro per due persone; 150 euro per una persona.
Il cliente non dovrà stampare nulla, ma potrà avere il suo bonus sempre con sé, a disposizione sul suo smartphone per mostrarlo alla struttura quando dovrà pagare il soggiorno direttamente in loco.
LE INFO PER LE STRUTTURE. Fino al momento della riscossione del tax credit vacanze da parte del cliente la struttura ricettiva non serve che faccia nulla, a parte far sapere che si aderisce all’iniziativa. Lo sconto applicato all’ospite sarà rimborsato sotto forma di credito d’imposta utilizzabile, senza limiti di importo in compensazione mediante il modello F24, ovvero cedibile anche a istituti di credito. Le modalità applicative del bonus sono definite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate e presto sarà disponibile una Guida d’uso.
Il Bonus Vacanze può essere utilizzato da un solo componente del nucleo familiare, anche diverso dalla persona che lo ha richiesto; può essere speso in un’unica soluzione, presso un’unica struttura turistica ricettiva in Italia; è fruibile nella misura dell’80%, sotto forma di sconto immediato, per il pagamento dei servizi prestati dall’albergatore; il restante 20% potrà essere scaricato come detrazione di imposta, in sede di dichiarazione dei redditi, da parte del componente del nucleo familiare a cui viene fatturato il soggiorno (con fattura elettronica o documento commerciale).
Fonte = L'AGENZIA DI VIAGGI 15/06/20