Iata rivoluziona il trasporto aereo con Simplifying The Business
Volare con il sorriso, acquistando tratte e servizi ancillari con un semplice clic, e avere la serenità di un mezzo di trasporto sempre più sicuro: è il macro-scenario da qui al 2030 prospettato da Iata e illustrato dal ceo, Alexandre de Juniac, durante il World Passenger Symposium di Dubai.
Una radicale trasformazione del concetto di viaggio che si declina grazie a esperienze sensoriali da sviluppare su dispositivi mobile e indossabili che in soli 20 anni rivoluzioneranno l’aviazione commerciale. Entro il 2030, infatti, i passeggeri mondiali passeranno dai circa 3,8 miliardi (stima per il 2016) a oltre 7 miliardi.
«Da una gestione delle frontiere in linea con le esigenze di efficienza del trasporto aereo – ha sottolineato de Juniac – a una crescente attenzione per le necessità del passeggero, tutto si trasformerà e la Iata sta già lavorando su questi nuovi scenari attraverso l’elaborazione di un modello Stb, Simplifying The Business, che cureranno ogni singolo aspetto del prodotto aereo finalizzato a realizzare una nuova esperienza dei passeggeri che tocca tutti i processi di consumo, dal transfer all’esperienza di sosta in aeroporto, dallo shopping a bordo alla sicurezza».
Nel dettaglio Stb è articolato in diversi piani d’intervento: si parte dalla Smart Security, ovvero una iniziativa congiunta con Airports Council International (ACI) per rendere i punti di controllo di sicurezza aeroportuale più efficienti e meno invasivi. Si prosegue con il piano di sviluppo dell’Ndc (New Distribution Capability) che consentirà agli agenti di viaggi – sempre secondo la Iata – di avere accesso a prodotti e servizi attualmente disponibili solo sui siti delle singole compagnie aeree, rendendoli commissionabili ed accrescendo così l’area di business per le agenzie.
Ad oggi tra l’altro, sono già 26 le compagnie aeree di linea che hanno messo in atto una parte dello standard operativo Ndc che entro il 2018 permetterà ai vettori di sostituire prenotazioni e biglietteria cartacea con un unico documento di viaggio codificato anche per le connection.
Altro passaggio-chiave del Programma Stb è l’interazione in tempo reale tra agenzie, vettori e clienti-passeggeri, per erogare e raccogliere accurate informazioni da tutti i fornitori di servizi di viaggio durante il viaggio. Nel corso dell’illustrazione, de Juniac ha poi chiamato a raccolta tutti gli stakeholder del trasporto aereo: «Bisogna lavorare insieme e adottare i concetti dell’innovazione e della velocità per affrontare le nuove esigenze dei viaggiatori aerei che chiedono sicurezza e rapidità di risposta a tutte le loro richieste. La strada da percorrere è sicuramente quella delle partnership, tenendo ben presente che da qui al 2030 agli attori dell’aviazione commerciale, dai vettori agli aeroporti, verrà chiesto di essere sempre più intelligenti e rapidi, compiendo ogni sforzo per scongiurare il congestionamento sia a terra che nei cieli».
Infrastrutture inadeguate, infatti, potrebbero avere un impatto molto negativo per il futuro del trasporto aereo civile. I ritardi dei voli e le rotte più lunghe equivalgono a costi aggiuntivi, perdite di opportunità commerciali e danni per l’occupazione del settore che attualmente assicura 63 milioni di posti di lavoro e genera fatturati per 2,7 miliardi di dollari.
Da qui l’imperativo, per vettori e gestori aeroportuali, di investimenti mirati in tecnologie efficienti rendendo l’aviazione una industria sostenibile e quindi curando anche l’impatto ambientale. Sfide che nessuno, tantomeno Iata, può permettersi di affrontare da solo - di Andrea Lovelock - Fonte: L'AgenziaDiViaggi.it