Iata cambia le regole, lo schiaffo agli agenti di viaggio
Ectaa denuncia le modifiche unilaterali ai criteri di accreditamento dell'associazione mondiale delle compagnie aeree. Due i punti-chiave: i criteri economici e la possibilità di ricorso
Iata modifica unilateralmente i suoi criteri di accreditamento per gli agenti di viaggio, per quello che Michel de Blust, segretario generale Ectaa, non ha esitato a definire “uno schiaffo a tutti gli agenti Iata e alla comunità degli agenti in tutto il mondo".
A denunciare la presunta scorrettezza dell’associazione mondiale delle compagnie aeree è stata proprio Ectaa, l’associazione europea degli agenti di viaggio e dei tour operator, che in una nota si è scagliata contro la decisione di modificare – nel corso di una sessione privata della Passenger Agency Conference di Ginevra del 30 e 31 ottobre scorsi - alcune regole del Passenger agency programme, in base al quale gli agenti accreditati Iata commercializzano i biglietti aerei e trasmetteno i report delle vendite alle compagnie aeree.
Due i punti-chiave contestati. Il primo riguarda i criteri finanziari che gli agenti devono soddisfare per essere accreditati, che sono determinati congiuntamente e sui diversi mercati da compagnie aeree e agenti nel cosiddetto Agency Programme Joint Council. Le nuove regole introdotte da Iata consentiranno a terze parti di rivedere tali parametri - laddove Iata li ritenga "carenti o insufficienti" - e di formulare raccomandazioni agli Apjc. In sostanza, secondo Ectaa, ciò significa che "la capacità degli agenti di determinare tali parametri è seriamente ridotta e rende l'Apjc irrilevante".
Il secondo punto è relativo ai ricorsi: gli agenti possono richiedere un riesame su una decisione della Iata che riguarda la loro attività rivolgendosi a un mediatore indipendente, chiamato Travel Agency Commissioner (Tac). Eventuali modifiche al programma Tac devono essere discusse e concordate congiuntamente dalle compagnie aeree e dagli agenti nel cosiddetto Passenger Agency Programme Global Joint Council. Nonostante la forte opposizione degli agenti e in contrasto con le regole vigenti, Iata ha adottato unilateralmente delle modifiche al programma Tac che limitano notevolmente la possibilità degli agenti di chiedere l’intervento di un mediatore indipendente.
"Questo non è un approccio collaborativo – ha chiosato de Blust - e mette in evidenza le distorsioni delle regole Iata che disciplinano la distribuzione dei biglietti aerei a scapito degli agenti. Se un approccio cooperativo non è possibile, dovremo muoverci in altri modi".
FONTE = GUIDA VIAGGI