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Iata cambia le regole, lo schiaffo agli agenti di viaggio

Iata cambia le regole, lo schiaffo agli agenti di viaggio

09 Novembre 2018

Ectaa denuncia le modifiche unilaterali ai criteri di accreditamento dell'associazione mondiale delle compagnie aeree. Due i punti-chiave: i criteri economici e la possibilità di ricorso

Iata modifica unilateralmente i suoi criteri di accreditamento per gli agenti di viaggio, per quello che Michel de Blust, segretario generale Ectaa, non ha esitato a definire “uno schiaffo a tutti gli agenti Iata e alla comunità degli agenti in tutto il mondo". 

A denunciare la presunta scorrettezza dell’associazione mondiale delle compagnie aeree è stata proprio Ectaa, l’associazione europea degli agenti di viaggio e dei tour operator, che in una nota si è scagliata contro la decisione di modificare – nel corso di una sessione privata della Passenger Agency Conference di Ginevra del 30 e 31 ottobre scorsi - alcune  regole del Passenger agency programme, in base al quale gli agenti accreditati Iata commercializzano i biglietti aerei e trasmetteno i report delle vendite alle compagnie aeree.

Due i punti-chiave contestati. Il primo riguarda i criteri finanziari che gli agenti devono soddisfare per essere accreditati, che sono determinati congiuntamente e sui diversi mercati da compagnie aeree e agenti nel cosiddetto Agency Programme Joint Council. Le nuove regole introdotte da Iata consentiranno a terze parti di rivedere tali parametri - laddove Iata li ritenga "carenti o insufficienti" - e di formulare raccomandazioni agli Apjc. In sostanza, secondo Ectaa, ciò significa che "la capacità degli agenti di determinare tali parametri è seriamente ridotta e rende l'Apjc irrilevante".

Il secondo punto è relativo ai ricorsi: gli agenti possono richiedere un riesame su una decisione della Iata che riguarda la loro attività rivolgendosi a un mediatore indipendente, chiamato Travel Agency Commissioner (Tac). Eventuali modifiche al programma Tac devono essere discusse e concordate congiuntamente dalle compagnie aeree e dagli agenti nel cosiddetto Passenger Agency Programme Global Joint Council. Nonostante la forte opposizione degli agenti e in contrasto con le regole vigenti, Iata ha adottato unilateralmente delle modifiche al programma Tac che limitano notevolmente la possibilità degli agenti di chiedere l’intervento di un mediatore indipendente.

"Questo non è un approccio collaborativo – ha chiosato de Blust - e mette in evidenza le distorsioni delle regole Iata che disciplinano la distribuzione dei biglietti aerei a scapito degli agenti. Se un approccio cooperativo non è possibile, dovremo muoverci in altri modi".

FONTE =  GUIDA VIAGGI