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I nodi del turismo Ue nel Manifesto dell’Ectaa

I nodi del turismo Ue nel Manifesto dell’Ectaa

L’Ectaa, la European Travel Agents and tour Operators Associations, che riunisce alcune tra le maggiori associazioni di categorie europee di agenti di viaggi e t.o., diffonde il nuovo Manifesto 2024 sullo stato del turismo in Europa e sulle sue prospettive future, indicando alcuni punti chiave su cui l’Unione europea deve lavorare insieme ai professionisti del settore nell’ottica di mantenere l’industria sempre più viva e connessa con l’opinione pubblica.
IL PROBLEMA OVERTOURISM
Il Manifesto affronta innanzitutto il problema che sembra al momento il più urgente da risolvere, quello dell’overtourism. Infatti, il settore che si è ripreso abbondantemente dopo il Covid, è ora vittima del suo successo, troppi viaggi negli stessi periodi, troppe persone negli stessi posti.
Urge trovare una soluzione al problema che ha scatenato una vera propria caccia al turista in alcune località ultra famose (vedi la Spagna). E chi meglio di un agente di viaggi, con i suoi consigli e la sua competenza, sottolinea il rapporto, potrebbe svolgere un ruolo attivo e vitale nel promuovere cambiamenti ai comportamenti e alle attitudini dei turisti e indirizzarli verso nuove mete e forme di turismo più sostenibili?
Attualmente, ci sono più di 80mila tra agenzie di viaggi e tour operator in Europa, punti di riferimento divenuti man mano negli anni da semplici intermediari a guide esperte, veri consiglieri di viaggi, in grado di promuovere angoli nascosti dell’Europa. E allora, avanti così.
IL NODO DIRETTIVA PACCHETTI
Un altro nodo affrontato dal Manifesto è quello che riguarda tutte quelle regole e direttive create per “proteggere” il viaggiatore e turista dai disservizi, in particolare il documento si riferisce alla bozza della nuova Direttiva Ue sui viaggi organizzati che già l’associazione aveva criticato in quanto la limitazione dei pagamenti anticipati dei pacchetti voluta dalla Unione europea farebbe salire i prezzi, indebolire le adv e offrire vantaggi minimi ai clienti.
Sempre in riferimento alla difesa dei viaggiatori, andrebbe anche l’introduzione di una norma che, in caso di fallimento di compagnie aeree, possa prevedere un rimborso per coloro che hanno pagato il biglietto e si trovano improvvisamente a terra. Attualmente, non vi è alcun obbligo per le compagnie aeree di fornire garanzie o altre protezioni per il rimborso e il rimpatrio dei passeggeri bloccati in caso di fallimento del vettore. Ciò ricade sugli agenti di viaggi e i tour operator, poiché devono trovare costose alternative per proteggere i loro clienti, oltre all’obbligo di fornire garanzie contro la propria insolvenza. L’Ectaa da tempo chiede alla Ue di fornire una protezione adeguata ai viaggiatori.
Restando in tema trasporto, è quanto mai necessaria una regolamentazione che comprenda anche i viaggi multimodali. A questo riguardo, la Commissione europea ha adottato un pacchetto di proposte per rivedere la legislazione esistente sui diritti dei passeggeri (trasporto aereo, ferroviario, marittimo e con autobus/pullman) e per introdurre nuovi diritti per i viaggi multimodali. Secondo l’Ectaa le agenzie dovrebbero informare i clienti sul contratto e i diritti che si applicano ai biglietti acquistati, ma non devono essere ritenute responsabili per le interruzioni operative, come cancellazioni o coincidenze perse, quando offrono diverse opzioni di itinerario di viaggio.
LA TASSAZIONE SPECIALE
Gli agenti di viaggi beneficiano di un regime speciale Iva che garantisce una migliore condivisione delle entrate tra gli Stati membri Ue, uno stato di fatto che però già nel 2020 non veniva applicato in modo uniforme in tutta l’Europa, tanto che da anni dall’industria del turismo, compresa l’Ectaa, si chiede una revisione approfondita del regime speciale per aggiornarne le regole, affrontare le distorsioni della concorrenza e garantire un’applicazione uniforme in tutta Europa dell’Iva.
La Commissione europea ha già proposto, invece, nuove regole di fatturazione per chi opera negli affitti brevi, secondo queste, le piattaforme che offrono il servizio diventeranno responsabili per la raccolta e il versamento dell’Iva alle autorità fiscali in caso di inadempienza dei venditori. Soluzione che, per l’associazione, sarebbe di difficile applicazione anche perché gli Stati membri hanno esenzioni e regole diverse riguardo al regime forfettario presunto che andrebbe applicato.
OBIETTIVO SOSTENIBILITÀ
Tutti i percorsi iniziati per rendere il turismo, che genera oltre il 10% del Pil europeo, più sostenibile, digitale e resiliente vanno supportati da iniziative legislative, in particolare l’associazione chiede alla Commissione europea di continuare il dialogo con gli stakeholder del turismo, di creare una vera task force del turismo nel Parlamento europeo e di predisporre una linea di bilancio dedicata al finanziamento diretto delle aziende del comparto che investono nella transizione sostenibile.
La sostenibilità è essenziale per il successo a lungo termine del settore turistico e l’Unione europea ne è ben conscia, per questo ha adottato un’ambiziosa agenda di politiche ambientali durante il mandato legislativo 2019-2024 con importanti misure legislative, come la direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità delle imprese, la direttiva sulla diligenza dovuta delle imprese in materia di sostenibilità e la direttiva sui reclami verdi.

Fonte = L'AGENZIA DI VIAGGI 25/07/24